Uncem: “Si lavori per destinare parte del pedaggio agli enti locali per i lavori”
Nelle scorse ore si è riaperto un dibattito su un tema sollevato da Uncem più volte negli ultimi cinque anni, e cioé come viene utilizzato il gettito del pedaggio autostradale che viene incassato dai concessionari della rete. Uncem ribadisce oggi la sua proposta che consegna a Parlamento, Governo, Regioni. “Destinare una parte del pedaggio, da stabilire in legge, a nuove opere e manutenzione della rete viaria locale, gestita dalle Province in primo luogo – evidenzia il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone – Lo diciamo da anni che, in mancanza di risorse e nell’impossibilità di aumentare a dismisura la spesa pubblica, una percentuale del gettito deve tornare ai territori. Per migliorare la viabilità secondaria e per opere volte alla prevenzione del dissesto idrogeologico. I due temi si tengono. Ed entrambe le iniziative devono essere slegate dai vincoli del pareggio di bilancio per gli Enti locali ai quali, per questi investimenti strategici e non derogabili, deve essere consentito l’uso totale dell’avanzo di amministrazione”. Un intervento legislativo positivo, in questo senso, era stato proposto nell’articolo 5 dello Sblocca Italia, poi saltato. Ma il tema è decisivo e alcune basi normative già esistono.
“La nostra mobilitazione – spiega Bussone – finora già condivisa da centinaia di sindaci, ha riscosso particolare interesse e apprezzamento anche da esponenti politici, da molti Parlamentari. Siamo pronti a un lavoro intenso con chi detiene le concessioni, con il Governo, con Mit e con Mef, in vista delle nuove gare. Che dovranno esserci e non potranno tagliare fuori i territori”. “I sindaci di Comuni attraversati da reti autostradali – prosegue il presidente Uncem – chiedono con forza di poter avere una parte dei gettiti del pedaggio da investire nella manutenzione delle strade secondarie, attraverso Province e Comuni, senza dover continuamente far leva sui trasferimenti statali e regionali”.
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