STUPINIGI – Torna il ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II
Dopo l’esposizione alla mostra “Le défis du corps” all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi per “Passion Olimpiques 2024”, torna il ritratto di Francesco Giacinto e Carlo Emanuele II di Savoia nel percorso museale della Palazzina di Caccia di Stupinigi dal 9 al 17 novembre, in occasione delle ATP Finals di Torino.
L’opera è uno dei rari casi che documenta l’importanza del gioco nella formazione dei piccoli principi. Il gioco della pallacorda (jeu de paume in Francia), antenato del tennis, viene adottato presso le corti europee nei primi passi della formazione dei piccoli principi. L’esercizio corporale è infatti ritenuto fondamentale per la costruzione del valore militare e le attività atletiche, tra cui i giochi con la palla che si affiancano ai tradizionali apprendimenti dell’arte equestre e del maneggio delle armi. L’uso della palla ha un doppio valore pedagogico: è esercizio fisico per la sanità del corpo unito alla prontezza della mente (destrezza) ed è anche svago lecito sotto il profilo morale perché insegna ad elaborare strategie e a rispettare le regole.
Il dipinto ritrae due dei figli del duca Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Francia: Francesco Giacinto, nato nel 1632 e morto nel 1638 e il fratello minore Carlo Emanuele, nato nel 1634. I due bambini posano accanto a un seggiolone rosso e mostrano i loro passatempi preferiti: il più grande una pallina e racchetta da pallacorda, che si può considerare l’antenata del tennis, e il più giovane un uccellino legato con una cordicella. La racchetta cordata non è solo un giocattolo, ma è uno strumento da impiegare per l’apprendimento di gesti che gioveranno al coordinamento dei movimenti e alla destrezza del tiro.
Il dipinto non fa parte del percorso museale, ma viene eccezionalmente esposto dal 9 al 17 novembre, in occasione delle ATP Finals. L’esposizione precedente, oltre a quella di Parigi, risale al 2022, per la mostra “Tenez! Tennis” dedicata al gioco e alle sue rappresentazioni dal Medioevo alla contemporaneità, curata da Alessandra Castellani Torta dell’Accademia di Sant’Uberto.