Buon Natale, gli auguri di Nosiglia
In occasione del Natale l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, rivolge il proprio augurio alla comunità della Diocesi Torinese.
Questo il messaggio del capo della Chiesa torinese.
Carissimi, auguri a voi, bambini, ragazzi e giovani, perché Gesù, che si è fatto uno di voi, ha provato le vostre stesse emozioni, ha vissuto le vostre stesse esperienze di famiglia e di amicizia. Su di lui potete contare come Amico vero, sincero e fedele. Auguri a voi anziani, che nelle feste di Natale attendete un segno di prossimità più intensa e 5 meno frettolosa da parte dei figli. Il Signore vi sostenga con la sua vicinanza e vi renda consapevoli del grande compito di testimonianza a cui siete chiamati verso figli, nipoti e parenti. Auguri a voi, che siete nel dolore per la perdita di una persona cara, o per qualche malattia grave, o per divisioni in famiglia, o per solitudine o abbandono: il Salvatore che nasce è fonte di speranza e di vita nuova per chi crede in lui. Auguri a chi vive la situazione di crisi economica con la preoccupazione per il mantenimento del posto di lavoro, o per trovarne uno nuovo in seguito ad un licenziamento; agli immigrati che senza lavoro rischiano di perdere il permesso di soggiorno. Il Divin Bambino ha dovuto subire fin dalla nascita situazioni difficili: egli condivide perciò la vostra sofferenza e vi offre forza e conforto. Auguri anche per chi non ha con sé una famiglia o non ne ha più una di riferimento e ha scelto di vivere da solo, sulla strada. C’è per tutti una grande famiglia di Dio che è la comunità di coloro che celebrano nel Natale la nascita del Salvatore e si sentono uniti dalla stessa fede e dalla sua costante presenza nella Chiesa. Di questa famiglia tutti possono fare parte e in essa sentirsi accolti, compresi, amati. Buon Natale e che il Figlio di Dio benedica con la sua presenza la vostra casa, mentre vi assicuro il mio ricordo nella preghiera, che esprime la paternità e amicizia del vescovo verso ciascuno di voi.
Cesare Nosiglia
vescovo, padre e amico
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