TROFARELLO – Ritorna la campagna “Puliamo il Territorio”, organizzata dal Covar-14 e dalle Amministrazioni locali
Dopo il successo di partecipazione dell’edizione scorsa, ritorna anche nel 2023 la campagna “Puliamo il Territorio”, con l’obiettivo di eliminare i rifiuti abbandonati nelle aree verdi urbane. Per il primo appuntamento di quest’anno, la città che ospiterà l’iniziativa sarà Trofarello, domenica 1° ottobre a partire dalle 9 con ritrovo in piazza 1° Maggio (davanti al Comune). Si tratta di un’iniziativa organizzata dal consorzio di area vasta Covar-14 con l’Amministrazione Comunale e la collaborazione di Teknoservice, la ditta che si occupa del servizio di raccolta.
Per partecipare all’operazione di pulizia di parchi e giardini dal littering, ossia l’abbandono di piccoli rifiuti come mozziconi di sigarette, cartacce, bottigliette, lattine, chewingum o sacchetti di plastica, non serve altro se non la voglia di contribuire a migliorare il decoro e la pulizia della propria città, vestiti idonei e scarpe comode. A chi intende partecipare, si consiglia di indossare magliette e pantaloni lunghi, calzature adatte (sneakers o scarponcini) e, laddove possibile, guanti e pettorina catarifrangente, per motivi di sicurezza.
Non ci sono limiti di età per aderire a “Puliamo il Territorio”: solamente, nel caso di minori, si richiede la presenza di un genitore o di chi ne fa le veci. Presso lo stand davanti al Comune gli operatori consegneranno a tutti i presenti un kit per la pulizia che comprende sacchetti, cappellino, guanti e pettorina, oltre al materiale informativo sulla raccolta differenziata e ad alcuni simpatici ed utili gadget.
“Puliamo il Territorio” nasce con l’intento non solo di ripulire le aree verdi delle città, ma anche di sensibilizzare tutta la cittadinanza verso i rischi per l’ambiente derivanti dall’abbandono indiscriminato di rifiuti. Il littering è purtroppo un fenomeno cresciuto in maniera importante negli ultimi tempi e rappresenta il lato peggiore di uno stile di vita improntato all’usa e getta. Non solo strade, giardini e parchi urbani sono interessati dal problema, ma anche boschi e spiagge delle località turistiche: i cattivi comportamenti vengono esportati anche nelle località di villeggiatura, con notevoli ripercussioni sull’ambiente e ai danni delle specie animali selvatiche o marine.
“Dopo lo stop che molte iniziative hanno subito per via della pandemia – afferma il Presidente Di Crescenzo – siamo riusciti a lavorare intensamente con le amministrazioni comunali con le quali abbiamo costruito un cartellone di iniziative che proposte ogni anno stanno dando i frutti tanto sperati. Abbiamo registrato già dallo scorso anno una significativa partecipazione di giovanissimi e famiglie, interessati soprattutto ai temi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela del patrimonio ecologico che caratterizza le loro comunità, ma anche di scuole, cittadini e associazioni.
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