CARMAGNOLA – Un convegno scientifico sulla migrazione dei rondoni
Sabato 1°uglio 2023 si è svolto il “Carmagnola Swift Day”, convegno sulla migrazione dei rondoni organizzato dal Museo Civico di Storia Naturale della città che ha ospitato l’incontro nella sua Sala Monviso. La giornata dedicata interamente ai carismatici uccelli che spesso nidificano negli edifici storici delle nostre città (Carmagnola inclusa), si è svolta in tre parti.
La prima parte, svoltasi al mattino, ha compreso una serie di interventi di carattere scientifico da parte di ricercatori e studenti. Il primo intervento mattutino (a distanza) è stato quella di Susanne Åkesson, professoressa all’università di Lund (Svezia) ed esperta nello studio della migrazione animale. La Prof. Åkesson ha condiviso gli ultimi sviluppi nelle ricerche sulle migrazioni di rondoni comuni e pallidi, conseguite in collaborazione con ricercatori europei (Carmagnolesi/Piemontesi inclusi) ed asiatici dal 2009 ad oggi.
In seguito, Giulia Masoero, ricercatrice all’istituto Ornitologico Svizzero, ha parlato di cambiamenti morfologici nei rondoni maggiori negli anni in relazione ai cambiamenti climatici, dimostrando che vi è stato un allungamento delle ali dei rondoni con l’innalzamento delle temperature. Leonardo Mao, laureato all’Università di Torino, ha spiegato i pro e i contro di diverse tecniche di censimento di colonie di rondoni e ha mostrato i risultati ottenuti in due colonie carmagnolesi, ove ha riscontrato una diminuzione di rondoni comuni e una sostanziale stabilità dei rondoni pallidi. Sara Raj Pant, ricercatrice all’Università di Lund, ha presentato i primi risultati dello studio che sta svolgendo in collaborazione col Museo di Storia Naturale di Carmagnola sulla variabilità nei comportamenti migratori dei rondoni pallidi e la relazione di tali comportamenti con il successo riproduttivo. La mattinata si è conclusa con l’intervento di Giovanni Boano, già-direttore del Museo di Storia Naturale di Carmagnola, sulla mappatura della distribuzione del rondone pallido in Italia, dalla sua scoperta ai giorni nostri, con l’uso dei dati dal 1874 ad oggi.
La seconda parte (pomeridiana) della giornata è consistita di presentazioni sulle buone pratiche per la conservazione dei rondoni (e più in generale la biodiversità urbana) da parte di ricercatori e di restauratori. Il primo intervento di questa sessione è stato a cura di Marco Cucco. Il professore dell’Università del Piemonte Orientale ha presentato le attività ed il sito web dell’associazione “Monumenti Vivi” (www.monumentivivi.it), che comprende una serie di linee guida da seguire durante le ristrutturazioni di edifici, per favorire la conservazione dei siti di nidificazione dei rondoni.
È seguito l’intervento di Marcel Jacquat, già direttore del Mueso di Storia Naturale di La Chaux-de-Fonds (Svizzera) ed esperto nella costruzione di cassette nido per rondoni ed altre specie di uccelli. Nel corso della sua vita, Marcel è riuscito a realizzare ed installare con successo più di 2000 cassette nido, ora utilizzate da uccelli, in edifici pubblici e privati della Svizzera, per promuovere la conservazione dei rondoni e di altre specie. Nel suo intervento ha illustrato vari progetti di costruzione ed installazione di tali cassette nido e del coinvolgimento del pubblico (scolari ed adulti) in queste attività.
La sessione buone pratiche si è conclusa con l’intervento del restauratore Eros Zanotti, titolare della ditta di restauri Magistri srl. Eros Zanotti ha presentato esempi di progetti di restauro compiuti dalla sua ditta su antichi edifici pubblici a Milano e in altre città, seguendo le buone pratiche necessarie alla conservazione dei siti di nidificazione dei rondoni ed alla promozione della protezione della biodiversità in contesti urbani.
A fine sessione, gli amministratori pubblici e il resto degli spettatori hanno avuto l’opportunità di partecipare in una discussione aperta a tutti.
Spiega il Sindaco Ivana Gaveglio: “Come Sindaco di questa meravigliosa città, sono estremamente orgogliosa di aver ospitato il ‘Carmagnola Swift Day’. Questo evento dedicato alla migrazione dei rondoni è stato un’opportunità unica per promuovere la conservazione della biodiversità urbana e valorizzare il nostro patrimonio naturale. Sono grata ai ricercatori, agli esperti e a tutti coloro che hanno partecipato attivamente, contribuendo alla diffusione di conoscenze preziose. Questa giornata rappresenta un passo avanti nella consapevolezza e nella tutela delle specie migratorie che nidificano nei nostri edifici storici. Continueremo ad impegnarci per preservare la bellezza della natura che ci circonda e promuovere la sostenibilità ambientale nella nostra comunità. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento di successo e invito tutti a unirsi a noi nel prendersi cura del nostro prezioso ecosistema.”
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