NICHELINO – Ridotta in schiavitù dalla badante del padre deceduto: due arresti
Avevano ridotto in schiavitù la donna che avevano promesso di guardare e seguire, a causa delle sue disabilità fisiche, dopo la morte del padre di lei. I carabinieri hanno arrestato due donne, madre e figlia ex badante dell’uomo, residenti in un appartamento di Nichelino, accusate di riduzione in schiavitù, lesioni con l’aggravante della crudeltà, perché ritenute responsabili di aver sottomesso una donna di 55 anni disabile psichica che viveva con loro dopo la morte del padre. Era stato lui, in punto di morte, a chiedere che la sua unica figlia venisse seguita da quella famiglia che si era già occupato di lui fino al decesso. Le due donne avevano preso i soldi destinati al mantenimento della 55 enne e l’avevano accolta in casa. Poco dopo sono cominciati i maltrattamenti pesantissimi. A chiamare i carabinieri è stato il tutore legale della 55 enne e, nel corso del tempo, sono stati anche i vicini di casa. Secondo il resoconto delle indagini, le due donne, soprattutto la più giovane di 44 anni che era stata la badante del padre della vittima, obbligava la 55 enne a fare la serva per la famiglia intera. Doveva pulire fino a notte fonda e alzarsi presto la mattina. Le botte sarebbero arrivate quasi subito, prima a mani nude poi con l’uso di bastoni di ferro. In un caso con il ferro da stiro, come punizione. Isolata dal mondo esterno, non poteva parlare con nessuno. Dormiva per terra e le indagini avrebbero anche appurato come venisse lasciata di notte sul balcone in pieno inverno. Spesso a digiuno, la vittima per sfamarsi rovistava nella spazzatura di casa in cerca di cibo. La vittima è stata poi trasferita in una comunità protetta.
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