RALLY – L’entusiasmo tradisce Monica Caramellino
“Mi spiace un sacco”. Non nasconde la sua delusione Monica Caramellino dopo il ritiro di sabato 15 aprile al #RA Rally Regione Piemonte che si è svolto fra Alba e le colline delle Langhe. “Questo è un rally al quale ho sempre partecipato, fin dall’edizione del 2015 quando è tornato in calendario dopo alcuni anni di sospensione. E sono sempre arrivata al traguardo. Sono affezionata a questa gara e ai suoi organizzatori che considero degli amici. Ritirarmi qui mi ferisce più che in altre occasioni. Uscire di strada può capitare, e mi era già successo, ma non doveva accadere qui” afferma la rallista canavesana.
Il #RA Rally Regione Piemonte ha mantenuto la struttura del classico Rally di Alba, assumendo la denominazione regionale per dare maggior valenza al territorio delle colline delle Langhe, patrimonio dell’Unesco. E come le precedenti edizioni del Rally Alba, la gara cuneese era valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally, con un parterre de roi di iscritti che comprendeva anche alcuni frequentatori del mondiale come il francese Lefebvre e il neozelandese Paddon e piloti provenienti, fra l’altro, da Slovenia, Finlandia e Giappone.
La gara di Monica Caramellino, affiancata da Canelli Chiara Lavagno, sulla Peugeot 208 Rally4, curata da Miele Racing per i colori di Alma Racing inizia venerdì pomeriggio con un piccolo contrattempo. “Quando siamo arrivate all’inizio della Power Stage di Castino ci hanno detto che la prova era momentaneamente bloccata per rimuovere una vettura che si era capottata, fortunatamente senza danni all’equipaggio. Il semaforo verde si acceso con una mezz’ora di ritardo, quindi gomme fredde e, soprattutto, mi sono innervosita e all’inversione non sono riuscita a girare di freno a mano, perdendo una manciata di secondi”. Nonostante ciò Monica Caramellino sente un ottimo feeling con la vettura e sabato mattina parte “calda, concentrata e determinata” sulla prima prova di giornata, la San Grato. “Avevo la sensazione che io, Chiara e la Peugeot fossimo una cosa sola” commenta Monica. “Sentivo di andare veramente forte, passando in scioltezza da una curva all’altra, fino a quando mi è scappata di mano finendo sopra un terrapieno”. La Peugeot 208 Rally4 non ha danni, ma non appoggia le quattro ruote a terra, rimanendo in bilico. “Sono stata anche fortunata perché mi sono fermata fra un muro, un albero e un dirupo che sprofondava per qualche centinaio di metri. È accorso il pubblico che ha tentato di fare peso per far appoggiare le ruote posteriori a terra. Peccato a ogni tentativo la macchina facesse quel mezzo metro verso il dirupo. Dopo qualche prova abbiamo preferito desistere. Ormai avevamo accumulato un ritardo pesante e non volevo correre il rischio che la 208 scivolasse e finisse di sotto con danni facilmente immaginabili”.
Una grande delusione per Monica Caramellino, che si è fermata a poco più di un chilometro da fine prova, “quattro o cinque curve al massimo” dice. “Mi spiace moltissimo perché sono affezionata alla gara albese, per mille motivi. La sua atmosfera. La generosità del pubblico che ha fatto di tutto per rimettermi in strada, e l’attenzione degli organizzatori che sono stati gentilissimi a farmi recuperare la vettura appena finita la speciale. Peccato, ma ora devo pensare alla prossima gara, per togliermi l’amaro del ritiro.”
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