SANTENA – Un patto per promuovere il piacere di leggere
Il Comune di Santena, con le associazioni culturali locali, hanno firmato questa settimana il “Patto di Lettura” promosso da CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura). Il patto, prevede un concreto aiuto alle attività di sostegno e comunicazione, tra cui la promozione della lettura tra i cittadini. A gestire le attività sarò la Biblioteca civica Enzo Marioni, coordinandosi sul territorio con le associazioni aderenti. Alle associazioni non è richiesto un contributo economico, ma dovranno coordinarsi per portare avanti iniziative culturali e di sostegno a lettura ed educazione che raggiungano tutti i cittadini.
«Confidiamo fortemente nelle potenzialità della cultura, del libro e della lettura, fondamentali per lo sviluppo e la crescita culturale» afferma Fiorenza Di Sciullo, consigliere di maggioranza con deleghe ai Servizi Bibliotecari. Il Patto permette, inoltre, di accedere a bandi nazionali volti a finanziare le attività di promozione culturale.
Sono 24 le realtà coinvolte: Comune di Santena, Servizio di Biblioteca Civica ‘E. Marioni’, Consiglio di Biblioteca, Comitato di Storia Locale, Istituto Comprensivo di Santena, Fondazione Cavour, Direttivo Amministrativo “Casa di riposo Forchino” di Santena, Parrocchia S.S. Pietro e Paolo Apostoli, Associazione ‘Amici della Fondazione C. Benso Conte di Cavour’, Associazione DAI, Associazione culturale ‘Europa’, Associazione ‘Le radici e la memoria’, Associazione Libera Santena-Villastellone, Associazione ‘Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto’, Associazione Pro Loco Santena, Associazione Radiobase 2.0, Associazione Reciprocamensa Santena, Associazione ‘Unitre Santena-Cambiano’, Associazione Vivere, Gruppo Scout Santena 1, Baby Parking ‘Ciak si gioca!’, Baby Parking ‘Piccoli Semi di Sole’, Munlab Ecomuseo dell’Argilla (La Fornace Spazio Permanente APS), Libreria Libricadabra.
«Attraverso collaborazione e impegno, daremo a tutti i cittadini l’opportunità di partecipare alle iniziative culturali ed educative che aprano a nuove strade e discipline» conclude Di Sciullo
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