MORTU SUL LAVORO – Con 63 decessi nel 2022, il Piemonte è in ‘zona arancoine’
Con 63 decessi, il PIemonte è in ‘zona arancione’ nel 2022 sul dramma delle morti sul lavoro. L’osservatorio Vega di Trieste ha pubblicato uno studio, relativo all’anno scorso, sui decessi legati all’occupazione. In Italia hanno perso la vita 1090 persone: una strage. Da gennaio a dicembre del 2022 è il settore Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro. Seguono Trasporti e Magazzinaggio e Attività manifatturiere.
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni. Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato ancora tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 93,6 infortuni mortali ogni milione di occupati. L’incidenza di mortalità minima rimane, invece, ancora nella fascia di età tra 25 e 34 anni, mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale 25,7 mortali ogni milione di occupati. Questi dati confermano anche alla fine del 2022 che la maggior frequenza di infortuni mortali si riscontra tra i lavoratori più vecchi.
Anche alla fine del 2022 è il lunedì il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali (più precisamente il 18,4% del totale degli infortuni mortali in occasione di lavoro), seguito dal martedì (17,6%) e dal venerdì (17,5%).
Le denunce di infortunio sono in aumento (+ 25,7% rispetto a fine dicembre 2021). E ad essere più che raddoppiate (ultimi dati dicembre 2022) sono le denunce di infortunio per Covid. Anche decurtando gli infortuni per pandemia dai dati appena visti risulta un aumento delle denunce di infortuni del +15% nel 2022 rispetto al 2021.
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