Rallye Monte-Carlo 2023. Un uomo solo al comando: il suo nome è Sébastien Ogier
Testo e foto di Gabriele Valinotti.
MONTECARLO (Principato di Monaco) – Niente da fare. Contro Sébastien Ogier non ce la si può fare. È inutile discutere con il pilota di Gap, che anche nella giornata di ieri, venerdì 20 gennaio, ha dominato, concludendo al comando la prima tappa di questo 91° Rallye Monte-Carlo imponendo la sua legge come e quando ha voluto, vincendo sei delle otto prove speciali (una, la sesta, l’ha persa per appena 5/10 nei confronti del compagno di marca in Toyota Elfyn Evans) chiudendo questa prima frazione con un vantaggio di 36” netti sul campione del mondo in carica, Kalle Rovanperä, anche lui al volante della Toyota Yaris.
A questo punto sottolineare la superiorità di Ogier, affiancato da Vincent Landis, è superfluo. Mai un errore, mai una sbavatura, coraggioso quando serve al punto di partire per la giornata con una sola ruota di scorta (la macchina pesa meno ed è bilanciata meglio) quando tutti gli altri partivano con due per evitare di rimanere appiedati sugli asfalti della Costa Azzurra, che sono privi di neve, ma ricoperti da quel sottile strato di sale che rendono le strade particolarmente scivolose.
Nella seconda tappa Ogier perderà il vantaggio di partire come sesto, come è successo nelle prime otto prove, dovendo fare lui da pulisci strada sul percorso, ed è per questo che ha attaccato a testa bassa fin dall’inizio.
Alle sue spalle Kalle Rovanperä, con Jonne Halttunen al quaderno delle note, in difficoltà nella notte di giovedì, solo quinto assoluto, e autore di una buona rimonta ieri vincendo anche l’ultima prova speciale di Briançonnet-Entreveaux. Nonostante una toccata di coda alla prima staccata nel primo passaggio sulla stessa Briançonnet nella quale ha perso il paraurti posteriore e pochi secondi da Ogier. Il giovanissimo finlandese sta lottando sul filo del secondo con il capofila di Hyundai, Thierry Neuville, risalito senza particolari acuti in terza posizione grazie a un rendimento costante. Dopo la prima tappa Rovanperä gode di un vantaggio di appena 1”9 su Neuville.
A seguire Ott Tänak, che sta facendo esperienza sulla per lui nuova Ford Puma, che precede Elfyn Evans, a questo punto terza guida di Toyota, che ha perso decisamente terreno nella Briançonnet per una foratura che gli è costata 43” di ritardo da Ogier.
In Classe WRC2 continua a guidare la graduatoria il russo Nicolay Gryazin, che si dice quasi stupito delle sue prestazioni con la Škoda Fabia Rally2, con un vantaggio di 29”7 sul francese Yohan Rossel. Il vero eroe di giornata, però, è stato lo svedese Oliver Solberg, che dopo la foratura di giovedì sera sulla Cabanette, dove ha perso 1’50” da Gryazin, ieri ha vinto cinque delle sei prove speciali, risalendo dalla 21esima alla 15esima piazza di WRC2, con buone speranze di entrare fra i migliori dieci di categoria.
Il migliore degli italiani è Matteo Gamba, affiancato da Nicolò Gonella, che occupa la 23esima posizione assoluta, grazie alla perfetta regolarità di posizioni e precede di due posizioni Mauro Miele e Luca Beltrame, Škoda Fabia Rally2, secondi di WRC Master dietro al fuoriclasse François Delecour, quindi in 27esima posizione Alessandro Gino e Daniele Michi. Fra gli italiani c’è da registrare il ritiro del canavesano Giorgio Marazzato a inizio sesta prova.
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