COLDIRETTI – Per il problema cinghiali, l’associazione chiede l’esercito
La proliferazione dei cinghiali è un problema che accomuna città e campagna che devono unirsi per fare pressione sugli enti responsabili della gestione della fauna selvatica perché pongano fine a questo incubo una volta per tutte. Se continuerà l’inefficacia degli enti responsabili del controllo faunistico, Coldiretti Torino propone che intervenga l’esercito.
Dai danni ai campi e ai raccolti che sembrava riguardassero solo gli agricoltori; dagli incidenti stradali che pareva colpissero solo le strade di provincia, si è passati a una presenza ormai costante nei centri cittadini di tutto il Torinese con decine di segnalazioni di animali selvatici che scorrazzano nei giardini e nelle vie urbane provocando allarme tra la popolazione.
«Gli ultimi episodi dove due cinghiali hanno seminato il panico nei centri di Chieri e Moncalieri si aggiungono al caso del cinghiale entrato nel municipio di Ivrea e ai tanti incidenti stradali avvenuti in questo 2022 dove più volte è stata sfiorata la strage» osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici.
«Gli amministratori locali sono tempestati di segnalazioni di cittadini terrorizzati per l’incontro con i cinghiali, così come i nostri uffici raccolgono ogni giorno, segnalazioni di danni alla colture da parte dei nostri agricoltori. Ci siamo confrontati anche con il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e l’assessore all’igiene urbana e agricoltura Giuseppe Messina, con cui l’interlocuzione è costante, che condividono le preoccupazioni di Coldiretti Torino e auspicano che nel breve periodo si possa affrontare il problema con maggiore efficacia».
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