MOTORI – Monica Caramellino tocca il cielo delle montagne olimpiche
Non è detto siano necessari i cronometri per vivere un’esperienza adrenalinica al volante di una vettura da competizione. Ne era convinta Monica Caramellino e lo è ancor di più oggi, dopo aver affrontato nello scorso fine settimana la Cesana-Sestriere Experience 2022.
“La mia partecipazione alla manifestazione delle Montagne Olimpiche è nata quasi per caso” racconta la pilotessa di Nole Canavese. “In occasione della gara di Automotoracing sulla Pista del Lingotto, venne a trovarmi ai box Marco Boccardi, un compagno di scuola dei tempi delle superiori, che mi disse che un suo amico non vedente avrebbe avuto piacere di partecipare a un evento a fianco di un pilota”. La modestia di Monica Caramellino stava per imporre una risposta negativa, invitandolo a cercare nel paddock un altro driver; poi però la curiosità di vivere qualcosa di diverso ha preso il sopravvento, portandola a rispondere di sì. Esaminati i calendari per individuare una data in cui essere partecipi di un’avventura alternativa, la prima occasione è arrivata con la Cesana-Sestriere Experience, manifestazione che affiancava sullo stesso percorso la classica gara in salita Cesana-Sestriere.
“Non avevo mai disputato una gara in salita, ma l’entusiasmo di Alessandro Varesano, il mio compagno di avventura non vedente di Collegno, mi ha coinvolto per tutto il fine settimana. Oltre tutto avevo la responsabilità di guidare non una vettura qualsiasi noleggiata da un preparatore, ma la sua SEAT Cupra, che lui cura con amore, cui ha dato un’impronta corsaiola elaborando il motore fino a sviluppare 200 Cavalli”.
Monica Caramellino è una pilotessa e una rallista meticolosa, che prepara certosinamente le sue uscite motoristiche. “Non conoscevo la strada che da Cesana sale su fino al Colle del Sestriere e la memorizzazione del percorso è una delle prerogative fondamentali delle cronoscalate”. Perciò, nella salita di ricognizione di sabato niente pedale dell’acceleratore schiacciato in fondo, ma sguardo attento a cogliere ogni particolare da memorizzare in vista della salita successiva, e i duecento cavalli lasciati a borbottare dentro il cofano.
“Tutta un’altra storia la domenica, quando con Alessandro a fianco i duecento cavalli li abbiamo fatti galoppare e siamo saliti decisi e determinati dai 1300 metri di Cesana sino ai 2035 del Colle del Sestriere. Diecimila quattrocento metri di strada da percorrere tutti d’un fiato arrivando a chiodo al dosso di Champlas du Col per staccare le ruote da terra. Cosa che io e Alessandro abbiamo fatto”.
L’Experience non è una gara e gli organizzatori non stilano una classifica a fine manifestazione. “Però è un momento di forte aggregazione e questa esperienza con Alessandro mi ha arricchita in modo significativo. Il suo essere non vedente non viene mai presentato come uno ostacolo ma uno stimolo a fare sempre meglio qualsiasi cosa abbia in mente, nello sport e nella vita”. Terminata la manifestazione foto di gruppo tutti insieme e un confrontarsi su ogni metro del percorso. Con tanta voglia di tornare indietro e ricominciare dall’inizio.
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