Peste suina: Coldiretti chiede misure straordinarie
La peste suina sta diventando un’emergenza anche in Piemonte. E Coldiretti lancia l’allarme, chiedendo alla Regione Piemonte misure eccezionali: “Chiediamo un intervento straordinario, che vada oltre le proposte della Regione per contenere il numero di cinghiali e bloccare il diffondersi della peste suina africana – ha detto il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo al tavolo convocato dall’assessorato regionale all’Agricoltura – Come indicato dal ministero della Salute, un efficace riduzione si raggiunge quando vengono abbattuti il doppio dei cinghiali rispetto ai dati dell’ultimo anno. Questo per il Piemonte significa abbattere 50mila cinghiali. Un obiettivo raggiungibile con regole nuove e omogenee in tutta la Regione”.
Per Coldiretti Piemonte sono necessarie azioni che coinvolgano tutti i soggetti interessati sui territori, dai cacciatori agli operatori abilitati. “Per prevenire l’avanzamento della malattia è fondamentale ridurre al minimo lo spostamento degli animali – dicono – Quanto attuato fino a ora è risultato inefficace e fallimentare”, dicono da Coldiretti, avanzando la propria ricetta: bloccare la sperimentazione sulla caccia di selezione con i cani, potenziare il contenimento con azioni straordinarie notturne anche nei parchi, riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare, anche nelle aree parco, gabbie per la cattura degli animali, controllo sanitario di tutti i capi abbattuti.
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