ASL TO 5 – L’associazione Adelina Graziani: ‘Nodo da sciogliere per l’ospedale unico’
Il presidente Riccardo Ruà e la vice Presidente Rachele Sacco dell’Associazione Adelina Graziani contro la malasanità e per i diritti del malato hanno fatto visita al nuovo direttore generale dell’Asl TO5 Angelo Pescarmona. Con il direttore hanno affrontato i temi più urgenti ed importanti per i cittadini. “Abbiamo discusso dell’abbattimento dei tempi delle liste di attesa, per le visite ambulatoriali, quelle diagnostiche e chirurgiche. Il direttore ci ha garantito un immediato interessamento e che a settembre avrebbero investito nuove risorse per riportare la situazione alla normalità e pre covid. Siamo stati informati che entro la metà di agosto verrà riaperto il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carmagnola, mentre ci ha confermato che nei centri vaccinali di Chieri e Moncalieri sarà possibile per le persone over50 presentarsi per vaccinarsi senza prenotazione e potendo scegliere il tipo di vaccino. Siamo soddisfatti dall’incontro, ci sono le basi per un proficuo rapporto e siamo contenti che l’attuale direttore si muova sul solco dell’ottima gestione del suo predecessore”. Impressione confermata anche dalla vice Sacco: “Ho apprezzato la disponibilità e l’interesse al dialogo del nuovo direttore. Sulla questione del nuovo Ospedale Unico, vicenda che mi sta particolarmente a cuore, sono stupita di questa fuga in avanti del Sindaco Sicchiero che si è detto favorevole all’ospedale in zona Vadò a Moncalieri. Noi abbiamo preferito occuparci dei temi più urgenti ed emergenti, come le liste di attesa e il Covid. Inseguire l’idea di un ospedale unico che richiederebbe da 6 a 10 anni per essere realizzato dando fondo a risorse che potrebbero essere utili per la sanità attuale mi pare un controsenso. Inoltre, sono sempre stata personalmente contraria al Vadò, meglio un presidio più baricentrico, mi chiedo se il sindaco di Chieri abbia a cuore i propri cittadini vista la scomodità di raggiungere Moncalieri rispetto a siti che per noi erano più favorevoli. Forse sarebbe più opportuno investire e migliorare ciò che già si possiede, come gli attuali ospedali, tra cui il Maggiore, e lo affermo anche in qualità di Presidente del Comitato per l’Ospedale a Chieri, le Rsa e la Medicina Territoriale”.
Condividi