Auto cannibalizzate: il fenomeno diventa fonte di preoccupazione
Preoccupa l’incremento dei furti d’auto nel territorio Torinese, i casi registrati in questi ultimi mesi sembrano appartenere tutti ad una banda criminale specializzata nella meccanica. Vi sono due modus operandi secondo cui gli “spolpatori” attuano le loro malefatte, il primo consiste nel prelevare ciò che serve loro, mentre le auto si trovano in sosta sulla strada ed il secondo prevede la cannibalizzazione dell’auto e la sua successiva distruzione incendiandola.
Uno dei casi più recenti, avvenuto nella notte del 29 giugno in Strada Carpice, ha coinvolto due lavoratori dell’azienda di trasporti di Moncalieri Canova a cui hanno estratto i catalizzatori per tagliarli e, successivamente, prelevare i metalli all’interno contenuti tra i quali: platino, rodio, palladio. La mattina seguente, inoltre, le vittime hanno trovato il trapano con seghetto utilizzato per tagliare la marmitta, per questo arriva la richiesta dal sindacalista della Faisa-Cisal di posizionare delle telecamere nel piazzale, in quanto “è un luogo molto buio dove ladri e vandali possono agire indisturbati, ma nessuno ha mai fatto nulla” dichiara Andrea Forneris.
I proprietari delle auto sono costretti a vivere delle situazioni di disagio, dato che non tutte le polizze assicurative coprono danni di questo genere, ma anche di terrore non potendosi sentire al sicuro lasciando le proprie auto parcheggiate durante i turni di lavoro o di notte.
Maggiore chiarezza è stata fatta sul fenomeno grazie alla scoperta a opera dei carabinieri di un’officina abusiva a Nichelino, in cui venivano accuratamente smontati pezzi di auto per alimentare il mercato nero dei ricambi. Un uomo di 46 anni è stato colto sul fatto mentre asportava dei componenti da una Lancia Ypsilon rubata e di cui era stato denunciato il furto poco prima. Vicino alla macchina sono stati trovati numerosi componenti meccanici appartenenti ad altri veicoli di provenienza furtiva, ciò fa pensare che l’officina in questione fosse il punto d’arrivo di moltissime auto e pezzi trafugati e che al di fuori ci siano altre persone addette ad adocchiare le macchine e scegliere il momento adatto per rubarle. Alla fine, nella maggior parte dei casi, vengono date alle fiamme per eliminare del tutto le prove finché ciò che ne rimane è solo uno scheletro metallico.
Un altro caso si è consumato a Trofarello, il 14 giugno, quando una Alfa Romeo è stata dapprima privata delle gomme e poi consegnata alle fiamme, avvenimento non passato inosservato in quanto il proprietario del terreno, in cui l’automobile è stata ritrovata, ha allertato immediatamente i vigili del fuoco, che però, hanno potuto fare ben poco dato che il rogo aveva completamente divorato il veicolo.
Come sappiamo questi avvenimenti non sono isolati, infatti un caso simile è avvenuto a Carignano, in una zona boschiva, dove è stata segnalata un’auto in fiamme. La vicenda è avvenuta il 4 maggio e anche in questo caso i pompieri allertati, nonostante la loro tempestività, han potuto fare ben poco essendo la macchina completamente bruciata e spolpata.
Dunque si invita, per quanto possibile, a prestare attenzione e a evitare parcheggi isolati e ad attuare delle polizze assicurative che coprono danni come quelli sopra elencati.
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