ASL TO 5 – Si rafforzano i posti di terapia semi intensiva
Sono stati attivati nei giorni scorsi, 6 letti di terapia semi-intensiva all’ospedale Maggiore. Una decisione presa vista la situazione emergenziale dell’ultimo periodo “anche se – come afferma Paola Artoni direttore della Struttura di Pneumologia del presidio Chierese -. Le postazioni, al momento sono utilizzate per casi No Covid ma sono a disposizione per eventuali emergenze. L’utilizzo in questa fase pandemica è subordinato alla flessibilità richiesta proprio dall’andamento della curva della pandemia ma al termine dell’emergenza i reparti di Medicina Interna si ritroveranno dotate di terapie semi intensive per pazienti che richiedono un monitoraggio stretto delle funzioni vitali e assistenza clinica continua.”
Le sei postazioni sono state attivate nell’ex area critica, al primo piano della vecchia ala. Le stanze situate dopo il reparto di Medicina, appartengono ad un recupero strutturale i cui lavori sono terminati lo scorso mese di giugno.
Quelle di Chieri si vanno ad aggiungere alle 6 già attivate a gennaio all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola.
“Avevamo pianificato interventi strutturali e di dotazione strumentale per la costruzione di 3 aree di semi intensiva ciascuna afferente alla Medicina dei presidi di Moncalieri, Carmagnola e Chieri – spiega il Direttore generale Massimo Uberti -. Nel gennaio avevamo attivato i sei letti di Carmagnola, ora abbiamo attivato quelli di Chieri e, il prossimo step è quello della ristrutturazione e adeguamento dell’rea medica di Moncalieri. Erano tutti lavori già pianificati in epoca No-Covid -, conclude Uberti e siamo riusciti, nonostante le diverse fasi emergenziali a concludere i lavori su queste due prime aree che sono tutte dotate di impianto gas medicale”.
Poche sono le realtà in Italia di Medicina Interna ad essere dotati di aree dedicate alla semi-intensiva. Per questo motivo, l’Asl TO5 si può ritenere all’avanguardia.
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