VIABILITA’ – Si torna a parlare della bretella sulla provinciale 122. Intanto arrivano le rotonde
La pericolosità di alcuni incroci sulla Strada Provinciale 122 della Rezza potrà presto diminuire, grazie alla realizzazione di una rotatoria in corrispondenza della confluenza con la Provinciale 4, nel territorio del Comune di Pavarolo. Una seconda rotatoria è in previsione circa 170 metri più a nord, in corrispondenza della confluenza tra le Provinciali 122 e 4 in direzione di Montaldo Torinese. Lo ha annunciato il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, rispondendo ad una interrogazione dei rappresentanti della lista “Città di città”, illustrata dal Consigliere Silvio Magliano.
La realizzazione della prima rotatoria è stata finanziata con 375.000 Euro e si sta completando l’iter progettuale. La definitiva messa in sicurezza di un tratto di circa 200 metri della Provinciale 122 sarà possibile con il posizionamento di una seconda rotatoria. “Tale rotatoria, – spiega il Consigliere Bianco – sarà il frutto di una concertazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Montaldo Torinese e Pavarolo, per il reperimento delle risorse necessarie. Il progetto di fattibilità della seconda rotatoria ipotizza una spesa di 220.000 Euro. L’ipotesi di una rotatoria unica, intermedia fra le due intersezioni, comporta invece un eccessivo impatto ambientale ed un notevole consumo di suolo agricolo ed edificabile. La completa revisione dei due incroci ravvicinati sulla Provinciale 122 avrebbe inoltre come conseguenza un aggravio di costi”.
Il Consigliere Bianco, a richiesta del collega Magliano, ha anche espresso alcune valutazioni sull’ipotesi di una “bretella”della Provinciale 122, che, ha spiegato, comporta notevoli problematiche tecniche, ma che è considerata prioritaria nel confronto in atto tra la Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte sulle problematiche viarie del territorio. La Città Metropolitana ha presentato alla Regione una richiesta di finanziamento di 10 milioni e ha proposto che l’opera venga segnalata al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture al fine di ottenere fondi derivanti dal Recovery Plan.
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