SCORIE NUCLEARI A CARMAGNOLA – Coldiretti: “Privilegiare la riqualificazione di aree dismesse”
Interviene anche Coldiretti nella questione del sito di scorie nucleari, che potrebbe essere costruito a Carmagnola. Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. Mette le mani avanti: «La scelta deve tutelare la vocazione dei territori in un Paese come l’Italia che può contare sull’agricoltura più green d’Europa con 311 specialità a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con 70mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale».
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, in riferimento alla pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, sottolinea «L’importanza di un processo trasparente per la necessaria messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. Le necessarie garanzie di sicurezza vanno accompagnate da una forte attenzione al consumo di suolo evitando nuovi insediamenti con il riutilizzo e la bonifica di aree industriali dismesse». Fabrizio Galliati chiude così: «L’allarme globale provocato dall’emergenza Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che vanno difese e valorizzate per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e creare nuovi posti di lavoro. Negli ultimi 25 anni si è perso in Italia oltre un quarto della superficie agricola utilizzabile in Italia, che secondo uno studio della Coldiretti, oggi è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari».
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