CINTURA – Da domani scatta il semaforo arancione anti smog: stop ai diesel euro 5
Da domani, martedi 17 novembre, scatta il semaforo arancione che limiterà la circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 5 e i benzina fino all’euro 1 nei comuni di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Volpiano. Il blocco sarà in vigore dalle ore 8 alle 19, mentre per i veicoli adibiti al trasporto delle merci (parliamo in questo caso della categoria fino a euro 4) gli orari saranno i seguenti: dalle 8 alle 19, mentre il sabato ed i giorni festivi dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19.I blocchi sono conseguenti dell’accensione del livello di allerta arancione, causato dal peggioramento delle condizioni della qualità dell’aria.
Ma attenzione: le ordinanze di limitazione del traffico veicolare prevedono una serie di esenzioni tali da garantire la mobilità al personale sanitario e dell’assistenza che è impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. Quindi medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali (compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza), ma anche i pazienti e i loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici, sono esentatati dalle limitazioni della circolazione negli spostamenti necessari alla loro attività. Compresi in questa lista anche tutti i mezzi dei servizi di soccorso e i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti. Sono infine esentati i veicoli di incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.
“Raccomandiamo – ricorda la consigliera all’Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà – di limitare gli spostamenti a quelli assolutamente necessari e ricordiamo il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (quando disponibile un impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle”.
Condividi