NICHELINO – Progetto per un lavoro part time a 4 disoccupati
Con i Progetti di Pubblica Utilità (PPU), finanziati con i fondi del POR FSRE 2014-2020, la Città di Nichelino, in collaborazione con il Centro per l’Impiego (CPI) di Moncalieri, vuole dare la possibilità a 4 persone disoccupate residenti di essere inserite, con un contratto a tempo determinato di massimo 6 mesi part time, in aziende del privato sociale per attività da realizzare sul territorio cittadino. Il progetto, denominato “Digitalizzazione dell’archivio cimiteriale”, si pone l’obiettivo di avviare e realizzare parzialmente la trascrizione in formato digitale dell’archivio cimiteriale, mediante l’utilizzo di supporti informatici.Al progetto ci si potrà candidare esclusivamente on-line dalle ore 8:00 del giorno 05/10/2020 alle ore 23:00 del giorno 06/10/2020 mediante l’utilizzo di un link o QR Code dedicati accedendo alla sezione presente sul sito istituzionale di Agenzia Piemonte Lavoro (www.agenziapiemontelavoro.it, Homepage>PPU>Quadrante Metropolitano – Città Metropolitana di Torino) e compilando la domanda.
I destinatari del progetto sono: 3 disoccupati/inoccupati privi di impiego in carico ai Servizi Sociali. Un disoccupato/inoccupato privo di impiego da almeno 12 mesi che abbiano compiuto il 30° anno di età. L’Assessore al Lavoro Fiodor Verzola “Finalmente siamo in grado di proporre un nuovo progetto sul territorio di Nichelino poco dopo essere partiti con il progetto di Cantieri di Lavoro per over 58 enni; questa iniziativa permetterà ad altri 4 cittadini di Nichelino di fare un’esperienza utile alla collettività, in questo caso si metterà mano, in collaborazione con la cooperativa Barbara B, all’archivio cimiteriale del Comune rendendolo digitale e in prospettiva quindi verrà offerto alla cittadinanza un servizio più digitale e veloce”Il Sindaco Giampietro Tolardo “L’iniziativa rientra tra gli obiettivi dell’Amministrazione che promuove progetti di politica attiva del lavoro e riuscendo inoltre ad attrarre risorse esterne importanti. In questo caso si tratta del Fondo Sociale Europeo che, attraverso misure regionali specifiche, ha finanziato con più di 41.000 euro il nostro progetto.”
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