Bonus Sanità. Ugl: Serve chiarezza
Continua il pressing degli operatori sanitari dopo il blocco da parte del Governo del bonus regionale per l’emergenza Covid.
Solo pochi giorni fa l’Assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi aveva dichiarato che sarebbe sceso in piazza al fianco degli operatori sanitari.
E oggi assistiamo all’ennesimo “botta e risposta” tra il Piemonte e Roma, perché il Ministro degli affari regionali ha negato di aver impugnato la Legge Regionale che ha stanziato i fondi in questione e in balia degli eventi restano coloro che continuano a lavorare con gli stipendi più bassi d’Europa, con turni improbabili per la continua carenza di personale, e con gli annosi problemi noti e denunciati da tutti gli addetti ai lavori.
UGL Sanità Piemonte sollecita un segnale forte che vada ad affiancarsi alla richiesta di una norma di interpretazione autentica che vada a contrastare il pronunciamento della stessa Ragioneria dello Stato, che di fatto va a inficiare tutto il dialogo sin qui condotto con il Ministero della Salute perché, se tale decisione venisse recepita dalla Corte dei Conti, la stessa potrebbe contestare un danno erariale a tutte le Regioni che hanno deciso di aumentare la premialità per i lavoratori impegnati nell’emergenza. “Chiediamo quindi all’Assessore Icardi e al Presidente Cirio di fare in modo che la Sanità Piemontese non venga nuovamente offesa penalizzando coloro che con il loro lavoro quotidiano incarnano l’Atlante Farnese e che il dialogo con Roma riprenda con la volontà di far ripartire non solo il Piemonte, ma L’Italia intera perché non vorremmo assistere una nuova vittoria di Pirro”.
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