VIRUS – Durante la pandemia impennata del consumo di miele
Aumenta il consumo di miele. Gli acquisti in tempo di pandemia covid-19 registrano un balzo del 44 per cento. Questo emerge da una analisi della Coldiretti, divulgata in occasione della Giornata mondiale delle api, istituita dall’Onu, che si festeggia il 20 maggio. L’aumento dei consumi è certificato sulla base dei dati Nielsen sulle vendite nella grande distribuzione organizzata, nel periodo compreso tra lunedì 17 febbraio e domenica 3 maggio 2020. L’aumento della domanda si scontra con una momento difficile per la produzione di miele Made in Italy, per effetto dell’andamento climatico anomalo, con la siccità che ha ridotto le fioriture e stressato le api. «Una situazione che si riscontra anche ij Piemonte – spiega Fabrizio Galliati , presidente di Coldiretti Torino – dove l’inverno caldo, le scarse piogge e una stramba primavera sta facendo sì che, ad esempio, i fiori di acacia non siano nettariferi. Il settore apistico piemontese, negli ultimi cinque anni, ha avuto uno sviluppo sia per numero di alveari allevati, sia per numero di aziende attive. Dal 2001, anno in cui si registravano 2.701 aziende con 88.276 alveari allevati, si è passati nel 2017 a 5.612 aziende che conducono 18.982 apiari, con un totale 199.315 alveari. Sulla base dei dati del censimento apistico nazionale , il Piemonte è al primo posto tra le regioni italiane sia come numero di alveari, pari a circa il 16 per cento del patrimonio italiano, sia come operatori – più di 5.600 apicoltori in Piemonte, – pari a circa l’11 per cento del totale nazionale
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