INQUINAMENTO – L’allarme di Coldiretti sugli spazi verdi sempre più ridotti
A far crescere lo smog nelle città è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. In Italia ogni abitante dispone in città di appena 31 metri quadrati di verde urbano e la situazione peggiora nelle metropoli del nord con valori che vanno dai 17,9 di Milano ai 22 di Torino. Questo emerge da una analisi della Coldiretti nazionale in riferimento alle limitazioni del traffico entrate in vigore con il nuovo anno in molte città per il contenimento dell’inquinamento dell’aria, dal Piemonte alla Lombardia, dall’Emilia Romagna fino alla Capitale.
A Torino lo smog fa scattare il livello di allerta arancione: fino a martedì 7 gennaio e i veicoli diesel euro 4 non potranno circolare dalle ore 8 alle ore 19, mentre per i veicoli commerciali della stessa classe emissiva, il divieto è in vigore dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19.
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, commenta: «Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante è in grado di catturare 20mila kg di anidride carbonica all’anno».
Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino, aggiunge: «In questo contesto è positiva la conferma il manovra per il 2019 del bonus verde fortemente sostenuta dalla Coldiretti che prevede attualmente una detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unita’ immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Una misura utile a qualificare le aree urbane ma anche a ridurre l’impatto degli inquinanti nelle città».
Condividi