AMBIENTE – Si accentua l’allarme cinghiali in tutta la provincia
E’ un appello unitario e determinato quello che Città metropolitana di Torino, la Coldiretti e le altre associazioni agricole lanciano per poter realmente fronteggiare l’emergenza cinghiali sui nostri territori. Nella riunione convocata nei giorni scorsi a Torino dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco e dalla consigliera delegata all’Ambiente e tutela flora e fauna Barbara Azzarà, i vertici di Coldiretti Torino e le altre associazioni agricole hanno concordato che non si può più aspettare nè limitarsi a riconoscere i danni subìti: ne va di mezzo l’ambiente, oltre che la sicurezza della collettività e le attività agricole imprenditoriali. Barbarà Azzarà, consigliera metropolitana afferma: «E’ necessario intervenire subito per consentirci di dare attuazione ai piani di contenimento della popolazione dei cinghiali che abbiamo approvato: ci servono con urgenza gli agenti faunistico venatori ai quali affidare le azioni previste per legge. Noi abbiamo formato gratuitamente 300 operatori volontari che devono necessariamente essere coordinati da personale pubblico. Chiedo alla Regione Piemonte di investire subito nelle assunzioni, oltre di assegnarci i fondi indispensabili per rifondere i danni. La prevenzione è la strada da seguire». Secondo il presidente provinciale di Coldiretti Fabrizio Galliati «Occorre dare applicazione e ulteriore incisività al piano intrapreso. Dove è stato possibile applicarlo si sono visti segnali di miglioramento che vanno sostenuti. La situazione continua a rimanere critica in molte aree della provincia amplificata dallo stop forzato che lo scorso anno si è verificato in seguito ai vari ricorsi presentati». Michele Mellano , direttore Coldiretti Torino aggiunge: «Chiediamo una riforma organica complessiva e, nel frattempo, bisogna concentrarsi sugli strumenti attualmente a nostra disposizione che vanno potenziati ed implementati».
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