Ma cos’era mai questo Toro, lunedì primo luglio spettacolo gratuito alla Tesoriera
Probabilmente quel giorno, quando l’ingegner Marco Buosi salì in soffitta non c’era la canicola di questi giorni. O forse si. C’era, ma solo fuori perchè presto, iniziando a spostare bauli, casse di roba impolverate ecco riaccendersi il suo più grande amore, sua figlia. Sorrisi, abbracci, ricordi ed ecco instillarsi la prima goccia di pioggia, la tristezza per la fede calcistica del sangue del suo sangue, lui che piccolo, mano nella mano con il babbo, era stato in quel cortile a parlare di Toro con i suoi eroi. Come faceva, come poteva sua figlia tifare per gli «altri»?
Rovistando qua e là i pensieri si fanno sempre più vividi ed allora ecco la grande pioggia, la collina immersa nelle nubi, quel colpo sordo e, quasi subito, quella notizia «’l Tòr a l’è mòrt!», passata di voce in voce dalla sommità di Superga ai più piccoli vicoli di una Torino che stava pian piano tirandosi su le maniche dopo la guerra, come d’altra parte tutta l’Italia dell’epoca.
Vincenzo Santagata si parte da qui, vero?
“Si, si parte da qui per spiegare «Ma cosa era mai questo Toro», una storia che parrebbe fantastica ma che invece, al contrario di quanto spesso accade, è successa veramente cambiando radicalmente la vita non solo di chi era presente allora ma anche di tutti coloro che si sono succeduti sugli spalti di uno stadio con al collo una sciarpa granata, alzando un bandierone gigante su tutta una curva al grido di Toro, Toro, Toro!”.
Già è successo davvero ma il copione – ideato e scritto da Sabrina Gonzato per la regia di Giulio Graglia – non si ferma a quel 4 maggio 1949 di cui si è recentemente celebrato il 70° anniversario…
“Ancora una volta non posso che confermare perchè davvero in questa storia la… storia ha superato qualsiasi sceneggiatore fornendo al tifoso del Toro un’altra serie di sfide durissime da accettare ma, come per la prima, tutte superate al punto che ancora oggi dopo 70 anni si parla degli Invincibili senza tuttavia fermarsi a loro perchè poi sono arrivati Gigi Meroni, la farfalla granata, il gol non concesso a Genova sul presunto salvataggio di un tale Lippi che negò lo scudetto, Giorgio Ferrini il Capitano con la «C» maiuscola quasi al pari di Valentino. Ma sono arrivati anche i dribbling ubriacanti del Poeta, i gemelli del gol, Piedone, Profumo, Giaguaro, Faina, scusate, per i non granata la formazione che nel 1975/76 spezzò quello che pareva essere un destino crudele riportando il Toro allo scudetto 27 anni dopo l’ultimo assegnato con in campo i ragazzini”.
Un po’ un’illusione anche se qualche trofeo dopo è ancora arrivato.
“Certo ma non posso svelare tutto. Aspetto tutti, tifosi granata e non, lunedì prossimo, primo luglio alla Tesoriera di Torino (corso Francia 186/192, ndr). L’ingresso è gratuito e speriamo non faccia tutto questo caldo”.
Incertezza del meteo a prescindere, si inizia alle 21. Per chi vuol essere certo del posto basta collegarsi con il sito www.eventbrite.it, registrarsi (basta mettere nome e cognome, nulla di complicato) e stamparsi il biglietto nominativo.
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