MONCALIERI – La Città adotta la “Nuova carta dei diritti delle bambine”
La Città di Moncalieri ha approvato e adottato la “Nuova Carta dei diritti delle bambine” presentata dalla Bpw Europe (Business Professional Women) di Bruxelles aggiornando la precedente versione del 1997 . L’ ’International Federation Business Professional Women è un’influente organizzazione non governativa, presente in 100 Paesi nel mondo ed è rappresentata con Status Consultivo presso Onu, Fao, Unesco, Ilo, Oms ed Unicef; in Italia è rappresentata dall’Associazione Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari , presente con 300 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, che persegue la finalità di promuovere, coordinare e sostenere le donne che operano nel campo delle arti, professioni e affari senza distinzioni di etnia, lingua e religioni. “La Carta”, spiega l’Assessora alle Pari Opportunità Laura Pompeo, promotrice dell’iniziativa “si ispira alla Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia del 1989, a differenza e a integrazione di questa che pone sullo stesso piano i due generi, li distingue in termini di caratteristiche e bisogni, avuto riguardo alle diverse connotazioni fisiche ed emozionali. L’Atto di Moncalieri recepisce l’ultima versione del 2016 approvata dal Meeting delle Presidenti europee della BPW tenutosi durante la Conferenza europea di Zurigo. Il motivo per cui questa Amministrazione ha scelto di sottoscrivere e approvare la Carta dei diritti delle bambine è perché riteniamo che questa possa essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita e che la famiglia, la scuola e l’intera comunità si debbano assumere la responsabilità perché la bambina possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri”. Da anni l’Assessorato alle Pari Opportunità propone azioni di sensibilizzazione, in particolare di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere, per un’educazione delle giovani e dei giovani scevra da pregiudizi, per promuovere la parità sostanziale fra i sessi e la valorizzazione delle differenze fra bambine e bambini.
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