Letti di Notte supera la prova del nove
CARMAGNOLA – Cinque scrittrici, quattro giornaliste e un blogger. Quasi cinquecento persone che ogni sera si sono sedute nell’arena del Parco Cascina Vigna di Carmagnola, per assistere ai cinque incontri proposti da martedì 12 a sabato 16 giugno dal Gruppo di Lettura Carmagnola. Questi sono i numeri (aridi se vogliamo, ma sicuramente significativi) dell’edizione 2019, del festival letterario andato in scena a Carmagnola la scorsa settimana.
Una kermesse che ha avuto la sua scintilla procreatrice nell’autunno scorso quando Federica Angeli, protagonista della serata finale, ha acconsentito ad incontrare il pubblico non solo carmagnolese, in una serata della rassegna. Persona coraggiosa, giornalista impegnata, ma soprattutto madre e donna, ha stimolato Maurizio Liberti e il suo staff a cercare di realizzare un’edizione di Letti di Notte tutta al femminile. E così è scattata la ricerca di autrici di libri scritti da donne che avessero un messaggio significativo da comunicare. E più che una ricerca si è rivelata una selezione, perché le proposte sui tavoli del Gruppo di Lettura Carmagnola erano tante e tutte molto interessanti. Alla fine, quasi un concorso letterario, un premio Strega (di cui si stanno svolgendo le finali) in sedicesimo, le cinque prescelte sono state Veronica Pivetti, Tiziana Ferrario, Cristina Brondoni, Catena Fiorello e Federica Angeli. Cinque donne che hanno raccontato la loro modalità di porsi davanti allo specchio della vita, di vivere la loro femminilità.
Veronica Pivetti, martedì 12 giugno sul palco assieme alla giornalista Mimma Caligaris, si è presentata con il look sbarazzino e da teen-ager che la contraddistingue, raccontando con l’ironia di grande attrice di teatro e televisione il suo non essersi mai sentita all’altezza (nonostante i dieci centimetri in più rispetto ai compagni di scuola delle elementari), la depressione che l’ha corrosa per sei anni e lo scoppio dell’alloggio dove viveva. Un racconto sotto i colori arcobaleno dell’ottimismo perché, ha sottolineato, nella vita è stata fortunata, per lo svolgere con successo il lavoro che le piace, per gli incontri fatti e vissuti, per la relazione con la sorella diventata stretta e per tutto quanto la vita le regala, compresa una serata con il pubblico di Letti di Notte.
Mercoledì 13 giugno è stata la volta di Tiziana Ferrario, affiancata dalla direttrice di Stampa Subalpina Roberta Pellegrini, sobria nel look e nell’esposizione, ma non priva di pennellate di ironia, che ha parlato della condizione della donna nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. La Ferrario ha tracciato un significativo parallelo fra la situazione europea ed italiana in particolare, con quella vissuta dalle donne negli Stati Uniti, paese in cui la giornalista ha vissuto per un lungo periodo come corrispondente del TG1. Anche la Ferrario non ha mancato di sottolineare il suo ottimismo sulla crescita della condizione femminile, sulla possibilità di ottenere quell’agognata parità di genere, anche sulla spinta dei successi sportivi e di popolarità della nazionale di calcio femminile.
Giovedì 14 giugno il palco di Cascina Vigna ha ospitato la criminologa Cristina Brondoni che ha duettato con l’esuberante critica televisiva Alessandra Comazzi. Una serata all’insegna del noir e del thriller, con gustosi apostrofi di humor nero che hanno divertito il pubblico, in cui si è parlato dell’ultima fatica letteraria della Brondoni, “Voglio vederti soffrire”, ma anche della sua attività di criminologa forense che l’ha portata a interessarsi dei più famosi e, a volte, efferati delitti delle cronache italiane.
Venerdì 15 giugno, show di Catena Fiorello, che ha coinvolto la compassata e sorridente giornalista di Targato CN Cristina Mazzariello e tutto il pubblico (oltre che Claudia, la barista della Cascina Vigna) in un happening gioioso e ironico che solo la famiglia Fiorello sa creare. Il tutto, nonostante il lavoro presentato dalla scrittrice siciliana “Tutte le volte che ho pianto” sia un libro sulle non sempre facili condizioni quotidiane della vita, con le sue rabbie, paure, sofferenze e delusioni che accompagnano le giornate di tutti noi. Anche Catena Fiorello, però, è una inguaribile ottimista, nonostante il destino abbia presentato anche a lei il suo pesante conto, imprevisti che ha superato con cognizione e leggerezza necessarie per lasciarsi alle spalle le avversità. Magari facendo un bel filmato con il telefonino da pubblicare immediatamente sul proprio profilo Facebook, come ha fatto in conclusione della serata, coinvolgendo tutti i presenti.
Sabato 16 giugno gran finale con Federica Angeli, intervistata dal blogger Marco Giacosa (unica presenza maschile nelle cinque serate di Letti di Notte 2019) che ha preso spunto dal suo libro “A mano disarmata” tradotto in un film con Claudia Gerini approdato nelle sale a inizio giugno, per raccontare la sua vita di giornalista e cittadina impegnata nella difesa della legalità nella sua Ostia. Senza piangersi addosso, inalberando il sorriso che è la sua bandiera, Federica Angeli ha spronato gli spettatori a essere nel loro piccolo quotidiano paladini della giustizia che il suo ottimismo la porta a credere essere vincente nel lungo periodo.
Ironiche, comunicative, disponibili al dialogo, capaci di relazionarsi empaticamente con il pubblico, le cinque ospiti di Letti di Notte 2019 (ma anche le quattro giornaliste intervistatrici ed il blogger) hanno elevato ai massimi livelli questa rassegna carmagnolese, riuscendo a catalizzare sulle loro parole l’attenzione di un pubblico partecipe e concentrato (in cinque sere è squillato un solo telefonino, ed è un successo) ponendo l’asticella qualitativa dell’evento carmagnolese a livelli stellari. Fatto che stimolerà sicuramente i promotori dell’evento a lavorare su un’edizione 2020 di altrettanta qualità. Impegno pesante, certo; ma siamo sicuri che Maurizio Liberti, Cristina Negri e Lella Surra ci stanno già lavorando ed hanno già pianificato, nelle loro vulcaniche menti, Letti di Notte 2020.
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