Pecetto: gli affreschi di San Sebastiano visitabili ogni prima domenica
PECETTO – Dal 4 febbraio riprendono le aperture straordinaria della storica chiesetta pecettese di San Sebastiano a cura della locale sezione degli Alpini. Ogni prima domenica del mese infatti le penne nere si mettono a disposizione di turisti e curiosi, dalle 15 alle 17, spalancando0 i battenti dell’edificio che, al suo interno, custodisce meravigliosi affreschi quattro – cinquecenteschi. Si comincia domenica 4 allora, con tanto di possibilità di effettuare una visita guidata grazie ad alcuni ciceroni volontari. “E a partire da aprile – illustra Giovanni Perello, capogruppo degli alpini pecettesi – con l’arrivo della bella stagione l’orario verrà prolungato”.
La chiesa di San Sebastiano può essere datata, per lo stile prevalentemente gotico dell’interno, alla fine del XIV – inizio XV secolo. L’antica chiesa era probabilmente una pieve e svolgeva funzione parrocchiale. L’attuale edificio ha una struttura a tre navatelle coperte da volte a crociera con un presbiterio che costituisce il prolungamento della navata centrale oltre l’arco santo. L’affresco della volta del presbiterio, realizzato tra il 1440 e il 1450, è considerato un’opera insigne di Guglielmo Fantini, pittore di origine chierese. Gli affreschi, realizzati tra la prima metà del quattrocento e l’inizio del secolo successivo, dovevano originariamente ricoprire tutte le pareti interne. Opera di un pittore che si firma Antonius de Manzaniis è il grande affresco della Crocifissione, situato sulla parete di fondo del presbiterio, che si distingue nettamente dalle raffigurazioni della volta mostrando chiari richiami ad opere di artisti di area germanica, collegamento possibile per i numerosi contatti tra Chieri e i mercati del nord Europa. Nella navata sinistra, che conserva quasi integralmente la sua decorazione pittorica, si trova la raffigurazione dei dodici apostoli e una teoria di santi, attribuiti al “Maestro degli Apostoli di Revigliasco”. Gli affreschi dell’ultima campata dello stesso lato, sono invece dedicati al martirio dei santi Stefanio e Lorenzo. Fra i numerosi altri dipinti, di grande bellezza e importanza è quello posto sulla controfaccia di destra, realizzato con intensa carica emotiva nel 1508 da Jacopino Longo e raffigurante la Natività, prima opera datata pervenutaci dall’artista.
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