Mercoledì 13 marzo, “Chiedimi se sono felice”: il romanzo firmato da Silvia Cavallo viene presentato alle 17,30 alla biblioteca Arduino di Moncalieri, per il ciclo “Autori tra i libri”
E’ possibile per una donna sentirsi veramente realizzata in una società che antepone le esigenze del lavoro a tutti gli altri aspetti della vita?
E’ la domanda al centro di “Chiedimi se sono felice”, opera prima della scrittrice moncalierese Silvia Cavallo.
Il romanzo sarà presentato mercoledì 13 marzo alle 17,30 alla biblioteca Civica Antonio Arduino di Moncalieri (via Cavour 31) nell’ambito della rassegna “Autori tra i libri”: ci saranno Silvia Cavallo, l’assessore alla Cultura della Città di Moncalieri Laura Pompeo e la direttrice dell’Arduino Giuliana Cerrato, che modererà l’incontro. La lettrice e interprete Cecilia Ventigeno leggerà alcuni brani tratti dal libro.
La protagonista del romanzo è Anna Ponti. La sua esistenza volta pagina a un’ora e in un luogo precisi: alle 10,30, nella Sala Riunioni Risorse Umane della ditta in cui lavora.
Fino ad allora la vita è trascorsa in modo perfetto: un marito di cui è innamoratissima, ricambiata, una bimba meravigliosa, un lavoro (nelle relazioni commerciali di una grande società) a cui ha dedicato tutta la sua professionalità e il suo impegno, con ottimi risultati. Quel confronto con il capo del personale cambia però tutto: l’azienda è in crisi e lei deve scegliere tra impiego e famiglia. La risposta, qualunque sia, non sarà né scontata né indolore. Anna lo sa. Eppure va avanti contro ogni difficoltà, con i piedi per terra e lo stesso sguardo incantato di quando era piccola. Riuscirà a raggiungere gli obiettivi sperati e a proteggere i suoi affetti dagli attacchi di un mondo che vorrebbe trasformare ogni persona in un’isola? Riuscirà a essere davvero felice?
Anna troverà la soluzione, che ovviamente non si può svelare. Ma che potrebbe suggerire la dedica del libro (“Ai miei genitori, per ogni istante d’amore e l’incancellabile traccia dell’esempio”), un faro a cui “Chiedimi se sono felice” deve molto.
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