Thyssen: uno dei manager condannati lascia il carcere e viene affidato ai servizi sociali
NICHELINO – Torna agli onori della cronaca la vicenda della Thyssen e del suo terribile incendio scoppiato nello stabilimento di Torino l’ormai lontano 6 dicembre del 2007. Una tragedia che costò la vita a sette operai, uno dei quali era il nichelinese Bruno Santino. Una storia riportata in questi giorni alla ribalta dal fatto che uno dei manager che per quel rogo venne condannato in via definitiva a sei anni, Marco Pucci, ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali e di conseguenza ha potuto lasciare il carcere di Terni (città dove risiede la famiglia, ndr), presso il quale era detenuto dal maggio del 2016. A disporre tale misura alternativa alla detenzione è stato il tribunale di sorveglianza qualche mese, tuttavia la notizia è arrivata all’attenzione dei media solamente nei giorni scorsi. Pucci (all’epoca dei fatti di Torino responsabile commerciale dell’area marketing e successivamente per un periodo amministratore delegato dell’Ast di Terni) aveva già ottenuto la possibilità di svolgere un lavoro all’esterno della struttura detentiva nel giugno del 2017. Per lui si trattava di prestare servizio in qualità di consulente in un’azienda del posto, rispettando l’obbligo di rientro in cella entro le 18.30.
Condividi