CAMBIANO – Mostra progetto sul riciclo creativo nell’ambito di «Cambiano come Montmartre»
CAMBIANO – Inaugurazione questo sabato, 15 settembre, alle 16, per la mostra progetto incentrata sui temi del riuso, riciclo creativo e sostenibilità. Occuperò gli spazi della chiesetta dello Spirito Santo, nel cuore del paese, accorpandosi all’evento denominato «Cambiano come Montmartre», che vivrà il suo clou il giorno successivo, domenica 16 settembre, durante il quale la mostra rispetterà il seguente orario: 10-19 (aperture successiva il 22 e 23 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19). L’esposizione, a cura di Silvana Nota, si snoda sul filo conduttore di un progetto che collega e mette in relazione l’opera di 10 artisti contemporanei nelle cui ricerche il riuso trova spazio e si esprime in molteplici modalità e declinazioni teorico-formali. Un itinerario ragionato, che nel suo insieme si propone di tracciare una pagina di osservazione intorno ad una tra le più sentite tematiche attuali: il recupero di oggetti e materiali perduti come giacimenti di storie da ritrovare e restituire con strumenti espressivi liberi e nello spirito del tempo in cui viviamo.
Un flusso di tendenza molto forte che si sta sempre più verificando all’interno della macro-tematica legata all’ambiente e alla sensibilizzazione verso una vita sul pianeta più rispettosa e consapevole, al cui centro il riciclo assume un significato fondamentale.
Una pratica, quella del “riciclo”, che appartiene da oltre cent’anni al mondo dell’arte, interessato, con motivazioni e processi concettuali molteplici, ad utilizzarne le potenzialità comunicative come straordinaria risorsa a diposizione. Le Avanguardie del ‘900 infatti, tra rivoluzione duchampiana, dadaismo e altri movimenti ancora, hanno posto l’accento sugli Object Trouvé e sul Ready Made, elementi già pronti, raccolti, decontestualizzati e riproposti attraverso una metamorfosi sorprendente e, inizialmente, dal punto di vista storico, decisamente spiazzante.
Nel processo evolutivo, questa eredità, oggi del tutto abituale, si è trasformata penetrando sempre più diffusamente nelle svariate aree dell’arte, tanto da dar vita ad un ampio spettro di esiti la cui esplorazione diviene un viaggio inaspettato e interdisciplinare.
Nel momento attuale, in cui, soprattutto molta arte giovane ma non solo, sta elaborando una mistica della positività e della visione resiliente, affiora dunque, quasi con le caratteristiche di un movimento libero ma rilevante, una sorta di desiderio di storytelling visivo, alla ricerca di fili da riconnettere tra passato e presente, senza vuote nostalgie, ma con l’intento di riappropriarsi di esperienze sulle quali ricostruire rinascita, vita, inedite capacità e comprensioni.
Da tali premesse trova significato questa mostra – progetto, che nell’ispirarsi nel suo titolo ad una frase di anonimo , intende proporre, attraverso ciascuna delle opere, diversificate possibilità di approfondimento del tema, che parte dalla poetica dell’ artista ma si apre a riflessioni di pensiero dalle svariate letture.
La funzione comunicativa dell’arte diviene dunque possibilità aperta di interscambio e di crescita comune, attraverso un itinerario che esprime pluralità di linguaggi e coesione d’intenti. Una voce che si unisce ad altre voci nel programma della XXXI edizione di Cambiano come Montmarte espressamente dedicata quest’anno al “Riuso, Riciclo Creativo e Sostenibilità”.
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