AMBIENTE – Il.progetto Handshake coinvolge Carmagnola e Poirino
Nasce il Progetto “Handshake” (Stretta di mano in inglese). Si tratta di una virtuosa collaborazione tra enti pubblici e aziende private, come una stretta di mano, in favore dei municipi, i cittadini e le aziende comprese nel territorio della CER Solidale. Lo scopo principale è il conseguimento di benefici ambientali (es. compensazione CO2), benefici economici (riduzione costi energia) e la promozione della responsabilità ambientale e della cooperazione sociale. Una iniziativa dalla finalità solidaristica che ha l’obiettivo di sostenere la decarbonizzazione e il risparmio energetico nei territori dei Comuni italiani, attraverso il potenziamento delle Comunità Energetiche Rinnovabili, senza costi per Municipi e cittadini. Per ora tra i Comuni partner ci sono Carmagnola e Poirino.
Che cos’è il Progetto Handshake?
L’iniziativa consiste nella realizzazione contestuale di:
– impianti voltaici adibiti alla CONDIVISIONE dell’ENERGIA nella CER cui appartiene il COMUNE;
– impianti voltaici adibiti all’AUTOCONSUMO del COMUNE che ne diviene proprietario.
Il tutto completamente SENZA COSTI per il COMUNE e la CER, grazie alla peculiare sinergia tra pubblico e privato, promossa e realizzata con questo progetto nelle Cer Solidali, che infatti sono Comunità Energetiche dalla forte impostazione solidaristica e che hanno ottenuto già nel 2023 dichiarazioni ufficiali di encomio del Ministro Pichetto Fratin del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della On. Braga “Commissione Ambiente”; oggi l’area raggiunta dal servizio include i territori di 292 Comuni delle province di Aosta, Biella, Cuneo, Ferrara, Novara, Torino, Vercelli ( https://www.energiesolidali.it/index.php/comunita-energetiche/copertura-del-servizio ).
Il progetto “Handshake” si rivolge ai Comuni compresi nelle aree coperte dalle CER Solidali; laddove il Comune non rientrasse in tali aree è comunque possibile aderire all’iniziativa se l’Amministrazione Comunale è interessata a considerare la partecipazione ad una Comunità Energetica che, senza costi per il Comune, sarà costituita allo scopo insieme a EnergieSolidali.
Una volta definite le intese preliminari tra le parti, si procede alla verifica di fattibilità (disponibilità di siti idonei alla posa di impianti di produzione da energia rinnovabile, profilo consumi del Comune, etc.); a seguire la formulazione del piano di attivazione del progetto (tra Comune e parte privata), che prevede: la predisposizione documentale, l’erogazione finanziaria, la progettazione e realizzazione dei diversi impianti voltaici di generazione; infine la messa in servizio, in regime di autoconsumo e di condivisione nella Comunità Energetica (CER Solidale) territoriale.
Il Comune non deve sostenere alcuna spesa, piuttosto può usufruire di un risparmio ricorrente sui costi dell’energia elettrica; al termine di un periodo concordato sarà l’esclusivo proprietario dell’impianto o degli impianti, con un ulteriore incremento del risparmio sul conto energia, ricorrente, pluriennale, garantito dallo Stato. Inoltre, sempre senza che debba essere sostenuta alcuna spesa, viene realizzato un impianto di generazione da rinnovabili la cui energia è interamente conferita in condivisione nella CER territoriale (della quale possono fare parte tanto il Comune stesso, quanto i cittadini e le aziende del territorio, con i conseguenti significativi benefici ricorrenti, pluriennali, garantiti dallo Stato per venti anni).