SANITÀ – Il Nursind denuncia nuove difficoltà nei pronto soccorso (anche a Moncalieri)
Nuova denuncia del Nursind sulla situazione dei pronto soccorso in questo periodo dell’anno. Anche il Santa Croce di Moncalieri é andato in difficoltà nei giorni scorsi per ill grande afflusso di pazienti legato al periodo influenzale. E il personale é andato in difficoltà: “Situazione analoga e sovrapponibile agli scorsi anni. Nulla di nuovo – dice il Nursind -, il momento che è ormai un appuntamento fisso e certo, mette come sempre in grave difficoltà i pronto soccorso e tutta la rete ospedaliera, oltre che gli operatori sanitari che ci prestano servizio. É chiaro che le misure adottate non sono sufficienti a dare risposte adeguate e che mancano pezzi del sistema deputate a darle. Ancora una volta, il personale che non si deve mai smettere di ringraziare, sì trova a fronteggiare un numero eccessivo di pazienti da assistere, ai quali, in molti casi non è possibile poter garantire un assistenza sicura e dignitosa.
Ancora una volta, la prima linea, dall’emergenza territoriale che vede incrementare domanda e missioni di lieve entità rispetto all’ anno precedente, insieme ai pronto soccorso garantiscono una presa in carico a tutto e a tutti. Pronto soccorso che si trasformano spesso in reparti di degenza con 60 ,70 e anche 90 pazienti in alcuni casi, spesso anziani, in attesa di posti letto e gli stessi reparti di degenza che si riempiono ed hanno difficoltà a dimettere, incidendo su altre attività, oltre che all’adeguatezza dell’assistenza.
Per chi ci chiede quale sia la situazione, diciamo che non ci sorprende se anche quest’anno si ripete una situazione prevista e prevedibile e non sorprende neanche il personale, impegnato come sempre a fronteggiare la situazione con la massima professionalità.
Servono modifiche e proposte strutturali del sistema che ancora non arrivano, altre potrebbero essere affrontate con maggior rigore e impegno che qualche volta vengono a mancare. Su questo lanciamo un appello all’Assessore affinché si ponga la giusta attenzione a questo tema e si cominci a pensare a soluzioni in grado di incidere.
Se le liste di attesa sono un problema per i cittadini, quello della domanda inappropriata all’emergenza territoriale e all’ iper afflusso nei pronto soccorso non è certamente da meno e deve rientrare tra gli obbiettivi prioritari della regione e delle aziende poiché basta poco che situazioni a limite come quelle che si vivono, si trasformino in vere e proprie emergenze di difficile gestione.
Sarebbe semplice per noi denunciare situazioni di estrema criticità che non sono cambiate rispetto agli anni precedenti ma ci teniamo a dire che anche in condizioni difficili, in questi servizi operano professionisti che non fanno mancare il loro impegno, la loro disponibilità oltre che la grande professionalità e che fanno il possibile per evitare criticità, circostanza indipendente dalla loro volontà. Ed è questa una certezze per i cittadini”.