Mercoledì 11 dicembre Landini e don Ciotti a Carmagnola per parlare delle mafie in Piemonte
“Le mafie nella nostra Regione sono un fenomeno diffuso e radicato, da anni. Nonostante le decine di inchieste della magistratura, che hanno scoperchiando la pervasività delle cosche nel nostro territorio, si assiste a una grave sottovalutazione del fenomeno sia nella politica che nella società civile”. Parola della CGIL Torino, che in occasione dell’assemblea delle delegate e dei delegati ha organizzato per mercoledì 11 dicembre dalle 9 alle 13 presso la sala polifunzionale Antichi Bastioni dell’omonima piazza di Carmagnola l’evento “Le mafie in Piemonte: dalla conoscenza al contrasto per la libertà nel lavoro”, con i saluti istituzionali del sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio e gli interventi di Federico Bellono segretario generale CGIL Torino, Paolo Cosseddu vice prefetto di Torino, Lucia Musti procuratore generale Piemonte e Valle d’Aosta, Rocco Sciarrone docente di Sociologia delle mafie – Unito, Antonio Di Franco segretario generale FILLEA CGIL, Luigi Ciotti presidente di Libera, Maurizio Landini segretario generale CGIL. Conduce Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte.
“Il Piemonte non è diverso dalla Calabria – avverte Landini – per questo siamo convinti che serva una reazione forte e corale contro il radicamento della ‘ndrangheta nel nostro territorio. I clan, approfittando della crisi economica che sta colpendo il Piemonte, offre lavori sottopagati e senza diritti a persone che hanno bisogno di reddito e concede liquidità alle aziende in difficoltà, facendo cadere gli imprenditori nel vortice della ricattabilità tipica delle mafie. Noi pensiamo che serva, oggi più che mai, alzare la vigilanza e lo chiediamo a tutte le Istituzioni. Con l’assemblea organizzata noi vogliamo fare la nostra parte e abbiamo deciso di andare a Carmagnola perché quel territorio, quella comunità, quei cittadini e le loro Istituzioni sono sott’ attacco non vanno lasciate da soli”.
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