CARMAGNOLA – I pendolari restano senza treno e devono anche pagare 20 euro per l’autobus sostitutivo
«Ora è tutto chiaro: i pendolari se la sono cercata. Questo il commento della Regione Piemonte a quanto avvenuto il 15 ottobre, quando i viaggiatori che si trovavano sul treno SFM4, fermatosi a Carmagnola a causa di un tragico incidente, hanno dovuto sborsare 20 euro in contanti a testa per salire su un bus che li portasse a destinazione. Infatti, secondo la Regione il bus della ditta Chiesa Viaggi sarebbe intervenuto “spontaneamente”; quindi non si è trattato di un servizio navetta sostitutivo (e gratuito, come previsto dal contratto di servizio), ma di di una vera e propria attività di noleggio, quindi a pagamento. Tutto lecito e regolare, secondo la Regione, surreale e incomprensibile secondo noi».
Lo afferma il consigliere regionale Pd Alberto Avetta, a margine della discussione in Consiglio regionale del Question Time relativo a quanto accaduto ai viaggiatori del treno 26403 SFM4. «Questo episodio è sintomatico di una situazione che ormai è sfuggita di mano: il trasporto ferroviario in Piemonte è ormai in una condizione di criticità costante. Ora, è un dato acquisito che i bus sostitutivi in caso di interruzione del servizio siano gratuiti. Immaginiamo che i viaggiatori che sono saliti sul bus della Chiesa Viaggi fossero convinti che si trattasse di una navetta sostitutiva, oppure, per una qualche ragione, non avevano valide alternative. Quindi, i 20 euro pagati, sulla cui “regolarità” esprimo forti dubbi, ci paiono inappropriati e meritevoli di rimborso. Non vorremmo, poi, che l’episodio di Carmagnola facesse da precedente, e, a fronte dei quotidiani incidenti e disagi vari che si verificano sulle nostre linee ferroviarie, gli ignari viaggiatori si trovassero all’uscita dalla stazione più offerte di navette tra cui scegliere. Se fortunati, sarà quella gratuita, altrimenti scatta la tariffa di noleggio. Viaggiatore avvisato…».
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