Trovata in lacrime sulla strada a Torino: «mi hanno stuprata in una villa di Trofarello». Indaga la polizia
Ieri, martedì 23 luglio. è stata resa nota un’indagine, gestita dalla polizia, che attraverso un filo nemmeno troppo sottile unisce il centro di Torino alla collina, quella tra Pecetto e Trofarello, concentrandosi in modo particolare sul territorio di quest’ultima, dove si troverebbe la villa teatro del misfatto oggetto dell’inchiesta. Gli agenti torinese infatti stanno investigando in merito ad una presunta violenza sessuale, quella che avrebbe subìto una trentenne italiana di origini bielorusse proprio nel tratto nostrano della collina, in una residenza trofarellese. Il caso ha preso vita all’alba di domenica, nel momento stesso in cui una persona che passava di lì per pura casualità ha scorto una ragazza, la quale era palesemente accovacciata sul marciapiede, praticamente in posizione fetale. Siamo lungo l’asse di corso Galileo Ferraris, in prossimità di Piazza d’Armi. Di fatto è ancora notte fonda e fin da subito l’uomo capisce che è meglio chiedere soccorso e informare le forze dell’ordine della situazione. Quindi chiama il 112, anche perché la ragazza era evidentemente sotto choc. Arrivano una volante e un veicolo medicalizzato del 118, quest’ultimo accompagna la malcapitata all’ospedale Sant’Anna, dove con tutta la delicatezza del caso medici e poliziotti cercano di capire che cosa era effettivamente successo alla donna. In base a quanto trapelato sul suo corpo non c’erano segni di violenza, tuttavia agli uomini in divisa la 30enne avrebbe chiaramente detto di essere stata violentata in una villa di Trofarello, dopo che un uomo di circa quarant’anni le aveva inizialmente dato un semplice un passaggio in auto, invitandola, successivamente, ad andare a casa sua. E proprio nella residenza dell’uomo si sarebbe consumato lo stupro che ora è oggetto di un’indagine che ovviamente viene condotta con il massimo riserbo.
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