ASL TO5 – Deficit quadruplicato, 7 pazienti su 10 si curano altrove, costi lievitati: azienda sanitaria nel caos
Profondo rosso per i conti dell’Asl To5. I sindaci di Moncalieri, Chieri e Nichelino, all’interno della rappresentanza dei primi cittadini dell’assemblea, hanno bocciato il rendiconto economico aziendale, presentato ieri in riunione. Una posizione politica che non è vincolante, visto che i conti vengono approvati in autonomia dall’azienda, ma fa capire lo stato di preoccupazione in cui versa l’ente sanitario della zona sud, che si trova ad affrontare una situazione finanziaria critica. I conti dell’ente sanitario regionale hanno registrato un aumento del deficit complessivo di oltre quattro volte rispetto all’anno precedente, passando da un passivo di 4 milioni e 900mila euro nel 2022 a 23 milioni 800mila euro. Questo incremento è in parte dovuto a una spesa aggiuntiva di circa 10 milioni di euro per i pazienti che preferiscono ricevere cure in altre Asl e a un ulteriore costo di 10 milioni per coprire i servizi erogati dal settore privato.
Sette cittadini su dieci hanno dovuto spostarsi fuori dal territorio per cercare le cure necessarie, o per mancanza del servizio o per liste di attesa impossibili, senza contare che anche quest’anno sono diminuiti gli investimenti della Regione. Cinque milioni di euro in meno, che si traducono in meno interventi negli ospedali, che continuano a cadere a pezzi. Nel frattempo, a crescere sono i soldi ai privati, ai quali sono andati 160 milioni di euro.
Intanto il direttore generale Angelo Pescarmona, il cui mandato scadeva alla fine della settimana, non ha ricevuto alcuna proroga fino al 31 dicembre. Al suo posto, da venerdì, l’attuale direttore amministrativo, Bruno Osella.
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