REGIONE – Il Consigliere Nicco propone una nuova legge per una finanza semplice nei piccoli Comuni
Parte dal Piemonte la proposta di legge nazionale al Parlamento che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato nella seduta odierna e che – una volta presa in esame e approvata dalle Camere – permetterà a tutti i piccoli Comuni d’Italia sotto i 5mila abitanti di adottare un modello semplificato di contabilità finanziaria basato sul criterio della sola cassa.
Un enorme vantaggio nella semplificazione burocratica della contabilità pubblica, una più facile gestibilità da parte di enti spesso con poco personale e bilanci relativamente semplici e tali da non giustificare inutili appesantimenti procedurali.
È il contenuto della Proposta di legge regionale 12 febbraio 2024, n. 272, ideata e presentata dal consigliere regionale Davide Nicco e approvata oggi a larghissima maggioranza dall’Assemblea di Palazzo Lascaris. Una proposta ispirata dalla sua esperienza professionale come dottore commercialista e revisore contabile, e di quella amministrativa come sindaco per anni del Comune di Villastellone (To).
Spiega Nicco: «La nostra Costituzione prevede all’articolo 121 che ogni Consiglio regionale possa presentare proposte di legge alle Camere. Ho chiesto così al Consiglio regionale del Piemonte di avvalersi di questa prerogativa per proporre al Parlamento di affrontare con un provvedimento legislativo nazionale un problema vissuto da tanti piccoli Comuni in tutta Italia: la possibilità di adottare una gestione più semplice della contabilità pubblica che – garantendo sempre la più ferrea trasparenza e l’assoluto rispetto delle normative europee e nazionali in materia – introduca senza grossi stravolgimenti normativi una possibilità già prevista dal quadro attuale. La possibilità, cioè, di semplificare ulteriormente le procedure burocratiche passando dal più macchinoso criterio di “competenza finanziaria” al regime contabile cosiddetto di “sola cassa”».
Tecnicamente, la proposta di legge elaborata da Nicco interviene apportando modifiche e integrazioni a due norme nazionali: la legge 24 dicembre 2012 n. 243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione) e il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali).
Prosegue Nicco: «La contabilità semplificata, di cui potranno così beneficiare i piccoli Comuni sotto i 5.000 abitanti, apporterà un vantaggio evidente nella nella chiarezza, nella sburocratizzazione e in sostanza anche nei costi di gestione a carico di amministrazioni cronicamente alle prese con limitate risorse economiche e di personale. Voglio ringraziare per il prezioso sostegno e i suggerimenti offerti nella concezione e messa a punto del testo il professor Luigi Puddu, ordinario emerito di contabilità pubblica all’Università di Torino, e i due direttori del Consiglio regionale del Piemonte Aurelia Jannelli e Michele Pantè, che hanno messo a disposizione la loro grande esperienza giuridica e amministrativa in seno alle istituzioni per scrivere un testo chiaro ed efficace».
La proposta così approvata dal Consiglio regionale del Piemonte proseguirà il proprio cammino verso l’incardinamento alle Camere attraverso un percorso di consultazioni con l’Anpci (Associazione Piccoli Comuni Italiani) e altri tavoli istituzionali nazionali.
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