SANITA’ – Nuovo attacco sindacale alla Regione per turnover e liste di attesa
Nuova dura nota dei sindacati del comparto sanità. Il Nursind punta il dito su assunzioni e carenza di risorse: “Dopo tre mesi dall’ ultimo incontro del 5 dicembre dell’osservatorio regionale è giunta finalmente la convocazione per il prossimo incontro per il 5 marzo. Ci si doveva vedere ogni mese per monitorare il processo delle assunzioni aggiuntive promesse e concordate, parliamo di 1500 nuove unità nel 2024 oltre il turn over, a fronte delle oltre 4000 unità mancanti, ma cosi non è stato. Dobbiamo purtroppo evidenziare come la convocazione del tavolo con cadenza trimestrale non ci ha consentito ancora questo percorso che immaginiamo si concluderà il 5 marzo, considerato che è iniziata la campagna elettorale e le elezioni sono sempre più vicine. Ad oggi non sappiamo ancora se le aziende sanitarie hanno provveduto a sostituire il turn over, dati che abbiamo richiesto, al netto delle circa 250 assunzioni dichiarate sino ad oggi dallo stesso Presidente. La sensazione è che non vi sia una attività così prolifica di reclutamento di personale nelle aziende e che i fondi fsc non siano ancora stati ripartiti. Inoltre, la legge di bilancio ha finanziato per il comparto quasi 6 milioni di euro per sopperire alle carenze di organico attraverso prestazioni aggiuntive retribuite maggiormente, fino a 60 euro l’ora. Abbiamo chiesto un incontro alla regione come sindacati e siamo in attesa di riscontro affinché le risorse siano destinate appropriatamente”.
E poi il tema delle liste di attesa: “Non ci risulta che le aziende abbiano ricevuto ancora le risorse annunciate e pertanto a febbraio inoltrato non ancora operative in tal senso e non sappiamo se le risorse saranno destinate al pubblico o al privato convenzionato. Le cot, le case ed ospedali di comunità sono un miraggio, non sappiamo ancora quanto senso abbia parlarne, visto che a queste condizioni e con l’attuale sistema, sarà impossibile poterle realizzare nelle modalità previste. Sino ad oggi abbiamo assistito a qualche inaugurazione che nulla hanno a che veder con le strutture ipotizzate e tra l’altro attraverso l’utilizzo dello stesso personale”.
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