CAMBIANO – Un progetto contro lo spreco alimentare
Il 23 febbraio alle ore 20.30 presso la Biblioteca Civica “F.lli Angelo e Stefano Jacomuzzi” di Cambiano ci sarà la presentazione di un importante progetto contro lo spreco alimentare, in collaborazione con il Comune di Santena e l’Associazione ReciprocaMensa.
Li chiamano eccedenze, surplus, invenduti, scarti ma qualunque sia il nome che scegliamo per parlare degli alimenti che finiscono tra i rifiuti hanno una cosa in comune: hanno richiesto energia, acqua, terra, tempo, carburante, risorse naturali e una serie di inquinanti per essere prodotti, trasportati, trasformati, confezionati. Hanno prodotto emissioni, hanno richiesto denaro ed energia. Poi sono finiti tra i rifiuti e lì hanno consumato altre risorse.
Lo spreco inizia già nei campi: alcuni prodotti non vengono raccolti perché il prezzo è così basso che all’agricoltore non conviene, o perché eventi meteorologici hanno rovinato anche solo in parte il prodotto che per la grande distribuzione deve risultare perfetto spesso per via della concorrenza certe volte spietata.
Lo spreco poi continua nelle industrie di trasformazione e confezionamento: parte del prodotto fresco si deteriora in attesa della trasformazione e viene eliminato o perché non incontra il gusto del cliente (solo filetti di pesce, solo cosce e petti di pollo), altri vengono scartati per difetto di confezionamento.
Infine vi è lo spreco nella fase di consumo: anche noi compriamo troppo e poi sprechiamo e allo spreco domestico si aggiunge quello che avviene nelle mense scolastiche e aziendali e nei ristoranti. Più sono grandi e più sprecano.
Cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per fermare tutto questo o perlomeno limitare?
Piccoli accorgimenti:
– educazione alimentare per scegliere i cibi sani e distinguerli da quelli dannosi o obesogeni,
– fare sempre la lista della spesa e abituarsi ad osservarla senza essere tratti in inganno da sconti e offerte,
– non fare mai la spesa prima dei pasti e farla ogni 3-4 giorni,
– comprare direttamente dai produttori (esempio virtuoso della CSA chierese “Ciò che mangio” comunità di supporto all’agricoltura)
– preferire l’agricoltura sostenibile e di piccola scala,
– compriamo meno prodotti trasformati e processati e più ingredienti e rimpariamo a cucinarli. In questo modo potremo decidere veramente cosa mangiare senza che vengano introdotti nel nostro organismo sostanze non desiderate,
– impariamo a cucinare con gli avanzi e con gli scarti,
– impariamo a consumare i prodotti che ci sono e di stagione, ampliamo le nostre vedute.
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