PECETTO – Ospite alla chiesa dei Batù Gian Marco Griffi
Libro vincitore del Premio Libro dell’anno di Fahrenheit, del Premio Mastercard Letteratura e del Premio letterario Mario La Cava 2023, con “Ferrovie del Messico” Gian Marco Griffi ci propone un grande romanzo corale, spassoso e commovente, giocoso e profondo, realistico e fantastico, avvincente senza tregua, scritto con una lingua quasi parlata, sempre cordiale tanto nel registro comico quanto in quello drammatico, e tuttavia letteratissima. Tanto da essere stato candidato al Premio Strega da Alessandro Barbero proprio “per la novità, e l’ambizione, del concetto e della trama, come per la qualità della scrittura”.
L’etichetta di “caso editoriale”, per questo volume di più di 800 pagine che scorrono con piacevole intelligenza e ironia, è già stata abusata. Per “Ferrovie del Messico” è stata la grande vittoria del passaparola.
Ma di cosa parla il libro?
Tutto ha inizio ad Asti nel febbraio del 1944, dove Cesco Magetti presta servizio alla Guardia nazionale repubblicana Ferroviaria, nella Repubblica di Salò. Cesco soffre di un atroce mal di denti che, pur di non farselo curare dai dentisti di cui ha tanto paura, cerca di lenire con vino e idrolitina, e soffre anche dell’amore per Isotta, partita per l’Africa per non tornare più.
Da buon soldato fascista obbedisce all’ordine impartito dal suo superiore (ma che ha origine molto in alto, tra le fila delle gerarchie naziste) di ricostruire la mappa della linea ferroviaria del Messico, a oltre 10.000 km di distanza. Lì, più precisamente nella città di Santa Brígida de la Ciénaga, secondo i nazisti si nasconde «un’arma diabolica e terrificante. Un’arma spettrale, una bestia selvaggia e leggendaria. La chiamano l’arma risolutiva». Per realizzare la mappa, Cesco avrà bisogno di un libro quasi introvabile: la “Historia poética y pintoresca de los ferrocarriles en México” di Gustavo Adolfo Baz,
Quella di Cesco si rivelerà una ricerca picaresca e stravagante del libro che, come il Sacro Graal, forse esiste e forse no, e la cui ricerca in realtà è il senso stesso del viaggio. Cesco si ritroverà a vagare in lungo e in largo per Asti, entrando in contatto con i personaggi più stralunati: dalla misteriosa bibliotecaria Tilde, ai beccamorti Lito e Mec, passando per il frenatore poeta Edmondo Bo e i due partigiani Ettore e Nicolao, assidui frequentatori del night club l’Aquila agonizzante…
Gian Marco Griffi arriverà a Pecetto, ospite dei nostri “Incontri con l’Autore”, mercoledì 6 dicembre alle ore 21 alla Chiesa dei Batù (piazzale Roma).
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