CITTA’ METROPOLITANA – Un censimento delle aree cani nei Comuni per contrastare le esche avvelenate
Si intensifica l’impegno della Città metropolitana di Torino per pianificare la vigilanza svolta dal nucleo operativo faunistico della Polizia locale per contrastare il fenomeno dell’avvelenamento dei cani da compagnia con esche avvelenate e bocconi chiodati, che vengono posizionati da veri e propri delinquenti nei parchi cittadini, nei giardini e nelle aree cani dei Comuni di Torino e delle prima e seconda cintura. È stato completato il censimento delle aree cani comunali, che consentirà di disporre di una mappatura utile per la programmazione dei controlli degli agenti metropolitani e l’affissione di cartelli di informazione ai cittadini.
I Comuni sono stati invitati a rispondere ad un questionario e a fornire le mappe delle aree cani presenti sul loro territorio. Al censimento hanno risposto i Comuni di Beinasco (2 aree censite), Borgaro Torinese (3 aree), Bruino (1 area), Cambiano (1), Candiolo (1), Carignano (1), Carmagnola (3), Caselle Torinese (1), Chieri (2), Collegno (5), Druento (2), Grugliasco (13), La Loggia (1), Leini (1), Mappano (3), Moncalieri (4), Nichelino (5), None (2), Orbassano (8), Pianezza (1), Pino Torinese (1), Piobesi Torinese (1), Piossasco (3), Poirino (1), Rivalta di Torino (4), Rivoli (10), San Mauro Torinese (2), San Benigno Canavese (1), Sangano (1), Santena (2), Settimo Torinese (2), Torino (64), Trofarello (2), Venaria Reale (4), Villarbasse (1), Villastellone (3), Vinovo (4), Volvera (1).
CONOSCERE IL FENOMENO PER PREVENIRLO
In parallelo al censimento delle aree cani, è stata avviata una campagna di sensibilizzazione, rivolta sia ai proprietari dei cani perché facciano prevenzione – non solo controllando i loro animali, ma segnalando tempestivamente la presenza di esche – sia a dissuadere chi lascia le esche sul territorio. La tutela dell’ambiente e la sicurezza degli animali domestici è una responsabilità condivisa, che richiede un impegno collettivo per proteggere gli animali che frequentano gli spazi verdi, garantendo un ambiente sicuro e sano per tutti.
Le esche avvelenate sono ovviamente motivo di grande preoccupazione per gli esperti di conservazione della fauna selvatica e per i proprietari di animali. Spesso persone senza scrupoli utilizzano sostanze tossiche per controllare le popolazioni indesiderate di parassiti o animali considerati dannosi. L’uso indiscriminato di tali sostanze può avere effetti devastanti sull’ambiente e mettere in pericolo la vita degli animali, siano essi domestici che selvatici. Gli animali selvatici e domestici che entrano in contatto con le esche avvelenate possono subire gravi danni alla salute o morire. Uccelli, mammiferi, rettili, sono spesso vittime di avvelenamenti secondari, ingerendo esche avvelenate a causa del consumo di prede già avvelenate, o accidentalmente durante le loro attività quotidiane. Le aree cani sono luoghi ad alto rischio, poiché i cani esplorano e annusano tutto ciò che li circonda, perciò sono particolarmente vulnerabili a questo pericolo. Anche i gatti che vagano liberamente negli spazi verdi possono incorrere negli stessi rischi.
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