REGIONE – Nuovi bandi per realizzare piste ciclabili
Partirà il 15 novembre “PieMonta in bici”, il bando della Regione Piemonte per le infrastrutture ciclistiche strategiche che stanzia 40 milioni di euro cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-27 nell’ambito della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio e della Strategia di sviluppo sostenibile.
Il bando si suddivide in due azioni:
* 30 milioni per finanziare le tre ciclovie “Corona di Delizie”, per collegare le Residenze reali piemontesi, Colline Unesco e del Lago Maggiore, presentate nello scorso mese di giugno;
* 10 milioni per consentire a Città Metropolitana, Province, Unioni di Comuni e Comuni in forma aggregata di realizzare piste ciclabili e ciclovie a servizio del pendolarismo e della competitività delle due ruote per coprire lunghe o brevi distanze; gli interventi in questo caso dovranno riguardare percorsi ciclistici di qualità che permettano una riqualificazione urbana del tessuto antropizzato attraversato e garantiscano agli utenti una percorrenza veloce ed in sicurezza. Possono essere inserite anche opere accessorie come sottopassi e sovrappassi ciclabili e ciclopedonali, aree attrezzate e di sosta dedicate per e biciclette, interventi di moderazione del traffico per indurre gli automobilisti ad una guida più lenta e attenta tale da favorire la coesistenza con pedoni e ciclisti.
Come sostengono il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi “si vuole rendere il Piemonte primo in Europa per chilometri ciclabili attrezzati raggiungendo un duplice obiettivo: il primo vuole consentire ai turisti di andare alla scoperta del territorio in una modalità più ‘dolce’ e sostenibile; l’altro vuole intervenire in aree urbane, suburbane e interurbane con interventi mirati ad incrementare l’offerta ai cittadini di spostamenti sicuri in bicicletta e potenziare l’intermodalità tra la bicicletta e gli altri mezzi di trasporto pubblico, dal treno all’autobus alla metropolitana”.
Condividi