NICHELINO – Il consigliere comunale dei Comunisti nella bufera: in un processo ha ammesso di aver fatto uso di droghe e di non sopportare i trans
Potrebbe essere indagato per minacce rese in aula un consigliere comunale di Nichelino, Daniele Ghashghaian (Comunisti) che ieri mattina, durante il processo che lo vedeva come parte offesa, ha inveito contro un l’avvocato della difesa e l’imputata. L’uomo è stato accompagnato fuori dall’aula dai carabinieri, su invito del giudice, che ha detto che avrebbe trasmesso gli atti in procura dopo che il consigliere di Nichelino è andato in escandescenze e che, rivolgendosi al legale e all’imputata, ha affermato che li avrebbe restituito tutto il male che avevano commesso. Il processo riguarda una presunta tentata estorsione ai danni del consigliere, avvenuta nella notte tra il 28 e 29 maggio 2022, quando, secondo l’accusa, l’uomo venne rapinato di un braccialetto, sotto la minaccia di un coltello. Sul posto intervennero i carabinieri. Durante il dibattimento in aula, Ghashghaian ha respinto con forza la tesi che quella sera era in compagnia di un transessuale alla ricerca di sesso, ammettendo di aver fatto in passato uso di cocaina e hashish. Il transessuale avrebbe infatti spiegato che il consigliere non avrebbe avuto i soldi per pagare la prestazione. Ghashghaian ha ribattuto spiegando che quella sera aveva cercato compagnia da una escort.
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