Omicidio suicidio di Vinovo: il dramma poteva essere evitato? Se lo chiede l’Utim in una lettera inviata a Comune, Regione e Asl
La terribile tragedia di Vinovo, quella dell’omicidio-suicidio di una coppia di 84enni, poteva essere evitata? A chiederselo è la degazione di Nichelino dell’Utim, l’Unione per la Tutela delle persone con disabilità intellettiva, che ha scritto una lettera indirizzandola all’Asl To5, al sindaco di Vinovo e alla Regione Piemonte. «Scriviamo in merito alla tragica vicenda, appresa dai principali quotidiani, dell’omicidio-suicidio che ha coinvolto una coppia di anziani malati e non autosufficienti residenti a Vinovo. Profondamente rattristati e turbati da quanto avvenuto, quale organizzazione di tutela, desideriamo comprendere se i servizi sanitari e sociali territoriali fossero a conoscenza delle difficoltà della coppia, se fossero pervenute dal medico di famiglia, che li aveva in carico, segnalazioni o richieste, se in particolare l’unità di valutazione geriatrica aziendale avesse effettuato la necessaria valutazione, specie a favore della signora colpita da demenza». L’associazione ricorda che qualora le fosse stata diagnosticata la condizione di non autosufficienza «avrebbe avuto diritto, secondo le leggi nazionali in vigore, di accedere ai servizi essenziali di assistenza domiciliari o residenziali».
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