CITTA’ METROPOLITANA – Un convegno per affrontare l’emergenza casa
L’emergenza casa, specie quando si accompagna a disagio economico e abitativo, è un problema molto sentito in tutta Italia, e che si acuisce in particolare nei grandi centri urbani e nelle città metropolitane.
Ma come capire qual è il fabbisogno abitativo sociale di un territorio? 32 comuni della Città metropolitana di Torino, tra cui Moncalieri e Nichelino, sono stati oggetto di uno studio che si propone di rispondere al quesito di fornendo tutti i dati necessari perché sia possibile affinare le strategie di pianificazione e le scelte politiche.
“Le questioni aperte intorno alla casa sociale” è il titolo dello studio realizzato dall’Osservatorio abitativo sociale della Città metropolitana e dalla Regione Piemonte, che è stato presentato in un convegno il 4 luglio.
Lo studio, che si riallaccia a un analogo lavoro realizzato nel 2014 e che aveva preso in esame 14 Comuni, “ è chiaramente un punto di partenza” ha detto nei saluti il consigliere metropolitano con delega alla pianificazione Pasquale Mazza , ricordando che “la pianificazione territoriale della Città metropolitana è articolata in Piano territoriale di coordinamento, il Piano territoriale generale metropolitano e il Piano strategico, e che ciascuno di questi documenti mostra particolare attenzione alle tematiche di inclusione e coesione sociale, declinandole su precisi obiettivi e strategie per favorire la realizzazione di quote di edilizia sociale nei comuni con maggior fabbisogno, nella convinzione che occorrano politiche integrate , ad ogni livello di governo del territorio, per incrementare l’offerta di case in affitto a canoni sostenibili”.
“La questione è da anni sempre la stessa” aggiunge la consigliera alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino Valentina Cera “abbiamo un patrimonio di edilizia popolare vetusto e una richiesta sempre maggiore a cui si aggiunge la necessità di non consumare ulteriormente suolo. Bisogna contemperare le esigenze, gli interessi e i diritti di tutte le persone, la possibilità di intervento delle istituzioni, perciò lavorare insieme per andare nella direzione corretta. È un percorso sfidante e la sfida è certamente difficile: ma occorre farsi guidare da idee che siano come stelle polari, e il diritto alla casa è certamente una stella polare”.
La ricerca ha preso in esame i comuni analizzando i dati realativi alla gestione dei bandi di edilizia residenziale pubblica, l’andamento delle assegnazioni e le tempistiche occorrenti per ottenere la casa; quindi è stato fatto un confronto tra le analogie e le differenze emerse sui diversi ambiti territoriali, in una visione retrospettiva che copre circa l’ultimo decennio (2001 – 2021).
Emerge su tutti i territori, non solo dai dati emersi ma anche da parte dei Comuni che sono intervenuti al convegno portando la loro esperienza, che il disagio abitativo si accompagna, anzi spesso è subordinato, al disagio e economico e sociale e che occorre intervenire tanto su questi quanto sulla disponibilità di alloggi.
Condividi