REGIONE – Una proposta di legge per aumentare le possibilità di bruciare gli sfalci
«Dobbiamo dare ai nostri agricoltori e Comuni la possibilità di smaltire più facilmente i residui vegetali di sfalcio allargando l’accesso alla pratica dell’abbruciamento controllato. È una pratica antica e tradizionale radicata nella saggezza dei nostri nonni, operata nel rispetto delle normative europee, ecologica e non dannosa per l’ambiente, che dev’essere considerata ordinaria manutenzione agricola e non macchinosa e complessa attività di smaltimento dei rifiuti. Per questo ho presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a estendere l’impiego di questa pratica anche ai comuni collinari e collinari depressi, e non più soltanto ai comuni montani come accade finora».
Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale del Piemonte Paolo Bongioanni illustra così il documento che ha presentato al voto dell’Aula di Palazzo Lascaris e che impegna la Giunta regionale a modificare la normativa vigente in materia.
«Per effetto di una vecchissima delibera di Consiglio risalente al 1988 – spiega Bongioanni – i Comuni piemontesi risultano classificati in comuni montani, di pianura, collina depressa e collina. È una suddivisione che – alla luce delle mutate esigenze di tutela e sostenibilità ambientale – appare totalmente superata. Molti Comuni vivono quotidianamente problematiche di gestione degli sfalci dei materiali vegetali – a partire dai castagneti – molto simili a quelli dei comuni classificati montani, per i quali sono previste dalla legge regionale deroghe al divieto di abbruciamento».
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