CROCE ROSSA VERSO L’8 MAGGIO – 3. Volontarietà, Unità, Universalità e Neutralità
Con l’avvicinarsi della Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che si terrà l’8 maggio, il Comitato della CRI di Trofarello approfondisce alcuni temi importanti legati a questa realtà che ci affianca ogni giorno per prendersi cura di noi proprio quando siamo più fragili.
Chi, vicino a noi, rappresenta di più la CRI sono i volontari e ne conosciamo parecchi: parenti, amici, persone che si incontrano quotidianamente, normali, ognuno con le sue idee e le sue convinzioni. Ma quando indossano la divisa rossa cambiano. Si vedono salire veloci sull’ambulanza professionali, efficienti, si intendono con poche parole, cenni, decidono con prontezza, tranquillizzano, accolgono e sorridono. Come se quel simbolo che portano sulle maglie li mutasse. Certo non sono i generosi sprovveduti che Henry Dunant aveva aiutato e da cui ha preso esempio. I volontari CRI seguono corsi di formazione teorici e pratici, continuano ad aggiornarsi per migliorare il loro servizio. Si mettono in gioco con altre squadre di comitati e delegazioni nazionali partecipando a gare in cui dimostrano la loro preparazione e imparano dagli altri per migliorarsi.
Ma che cosa li accomuna: un ideale di solidarietà, di generosità e il dono del loro tempo libero: non hanno altri guadagni che la riconoscenza degli assistiti.
“VOLONTARIETÀ: Il Movimento è un’istituzione di soccorso volontario non guidato dal desiderio di guadagno”.
Sono unici!
Ed è quello che il principio seguente stabilisce.
“UNITÀ: Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all’intero territorio nazionale”.
Che confusione regnerebbe se ogni comune si creasse una sua sezione con regole pressapoco, ma un po’ diverse, magari con qualche modifica… no Unità serve a svolgere meglio il servizio ovunque e a donare fiducia.
Quanti dubbi e domande sorgono leggendo le regole della Croce Rossa! Nel 1965 sono stati messi per iscritto questi PRINCIPI condivisi con la Mezzaluna Rossa, organizzazione sorella che agisce nelle nazioni islamiche. Tutti coloro che ne fanno parte li rispettano.
“UNIVERSALITÀ: Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in seno al quale tutte le società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente, è universale”.
La Croce Rossa è aiuto, protezione, rispetto.
Scaturita da un ideale di solidarietà universale si rivolge a tutti gli uomini e le donne di buona volontà indipendentemente dalla razza classe o religione. Questo è il suo contributo alla pace nel mondo perché la CRI è neutrale.
…qui le cose iniziano a complicarsi. Perché deve essere neutrale e come si fa ad esserlo? D’accordo l’umanità, non si può restare indifferenti davanti a qualcuno che soffre, come si aiutano tutti coloro che ne hanno necessità. Ma se un volontario si ritrova a dover aiutare quel tipo che proprio non può soffrire e che gli ha fatto vedere i sorci verdi? Che fa si butta o si gira dall’altra? Eppure il principio cosi recita: “NEUTRALITÀ: Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico, razziale e religioso”. Il volontario lo sa e continua il suo servizio.
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