TROFARELLO – Il sindaco torna sulla vicenda della famiglia omosessuale
Il sindaco di Trofarello, Stefano Napoletano, è tornato sulla vicenda delle due mamme che hanno fatto causa al Comune, perdendola, in merito al mancato riconoscimento ufficiale della loro famiglia in anagrafe: “Nutro profondo e veritiero rispetto per l’affetto e il legame che lega un genitore non biologico, ma certamente di cuore, con i bambini che sentono, e per loro sono, propri figli. Sono pienamente consapevole della sussistenza, di fatto, di un concreto rapporto genitoriale. E lo rispetto. Lo rispettiamo come Amministrazione Comunale. Questo perché è necessario agire nell’interesse unico dei nascituri ma abbiamo le mani legate, non possiamo violare deliberatamente la legge, non possiamo agire in violazione delle decisioni dei Tribunali. Non dobbiamo creare situazioni di incertezza giuridica; esiste, infatti, la non remota possibilità di vedersi annullato ex post la trascrizione del rapporto di genitorialità nei registri di Stato Civile, come preannunciato dalle Prefetture. E di chi sarebbe la colpa?
Come ribadito dalla Corte Costituzionale, il legislatore è l’unico soggetto titolato ad intervenire, con chiarezza, sul tema. Non da oggi con il nuovo Governo, ma almeno dal 2016 – con il varo della legge sulle Unioni Civili – che attendiamo che il Parlamento si esprima. Tutto viene ridotto sempre allo scontro tra maggioranza e opposizione. Non ho mai utilizzato storie di vita personali per ottenere notorietà, e non lo farò adesso. Mi limito a dire che, tra tutti i procedimenti giudiziali in cui il Comune di Trofarello è stato parte, in questo avrei accettato serenamente un verdetto differente.”
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