MONCALIERI – Per il Venerdì dello scrittore: Admanvis. Ricordi autobiografici di Giovanni Graglia
Giovanni ama il teatro, la danza e la musica, i film proiettati al cine-oratorio lo accompagnano in un mondo avventuroso, popolato di eroine sognanti e fascinose, paladini audaci, amori e duelli. È curioso e partecipe, i libri, le note e lo studio lo incantano, nel cielo e nei campi, nei momenti di luce e quando le ombre si allungano coglie segnali, la bellezza del Creato e la promessa di un Altrove sfolgorante e sereno. Soprattutto, ha un legame affettivo e profondissimo con la Valsangone e la sua Saluggia, “piccolo lembo di terra vercellese” in cui il tempo è scandito da ricorrenze, feste, i richiami delle campane e i ritmi della campagna, tra pomeriggi assolati e fresche sere in cui tramandarsi racconti, leggende, aneddoti e segreti. Un territorio che Giovanni Graglia, con passione, nostalgia e un tocco di ironia, evoca davanti ai nostri occhi, assieme ai profumi di pranzi domenicali, di incenso e di erba tagliata, ai canti del coro, il frinire dei grilli e le chiacchiere dei nonni; un luogo del cuore a cui fare ritorno dopo i turni di lavoro in città, nelle vacanze o nella rievocazione; un palcoscenico variopinto e polifonico sul quale si avvicendano e si intrecciano storie grandi e piccole, memorie e saperi, sogni e speranze. Giovanni bambino e adolescente, Giovanni tra gli studi e l’inizio del lavoro alla Stipel, fino all’incontro con la donna che diventerà sua moglie: c’è tutto questo condensato nel volume Admanvis. Ricordi autobiografici di Giovanni Graglia che viene presentato a Moncalieri nel prossimo incontro del Venerdì dello scrittore.
L’appuntamento è venerdì 14 aprile alle 17,30 nella biblioteca civica Arduino (via Cavour 31) con la curatrice Sabrina Gonzatto, che presenta il volume in dialogo con Maurizio Barberis. Il racconto, che è in prima persona ed è recuperato da un’autobiografia di Graglia cominciata e presumibilmente mai finita, ci porta a vivere con gli occhi di chi era presente la campagna, la crisi del ’29, la guerra, la Resistenza. Conosciamo un bambino che lascia in un campo la sorella di un anno per giocare a pallone con gli amici, un ragazzo che decide di entrare in seminario perchè è la strada più sicura per garantirsi un futuro, un giovane che deve scegliere se insegnare o accettare un posto in Stipel. Soprattutto, sempre presente, viene fuori la passione di Graglia per il cinema e per il teatro, che tanta parte avranno nella sua vita. Introduce l’assessore alla Cultura Laura Pompeo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook.
“Grazie alla tenacia di Gonzatto oggi tutti possiamo leggere le pagine che Graglia ha scritto su di sé lungo tutta una vita: ne emerge il carattere di una persona positiva, che non si abbatteva ma vedeva il bicchiere sempre pieno – sintetizza soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Una figura generosa, che non si stancava mai di trasmettere ai figli e ai tanti giovani che ha aiutato, soprattutto dal punto di vista lavorativo, la forza per credere in ciò che si ama, nonostante tutto”.
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